A "Quale export per il 2017" gli strumenti per aiutare le imprese all'estero

Il confronto tra Ice, Sace e il ministero degli Esteri

01 dic 2016

i.n.

Il confronto tra Ice, Sace e il ministero degli Esteri

Il 25 novembre si è svolto l'evento Anima "Quale export per il 2017", nella sede del Sole 24 Ore. Durante la tavola rotonda istituzionale "Supporto alle imprese", si è discusso di strumenti a sostegno dell'export con i rappresentanti delle istituzioni.

Uno dei temi sollevati dal moderatore dell'incontro, Lello Naso, caporedattore di Impresa e Territori del Sole 24 Ore, è stato il cambiamento verificatosi negli ultimi anni nell'approccio istituzionale all'internazionalizzazione delle imprese. Per Michele Scannavini, presidente di Ice, è stato importante il coordinamento delle attività con Sace. «Ogni trimestre ci incontriamo con i nostri team per fare una programmazione con priorità definite, in modo da offrire un contributo che abbia una reale efficacia», ha affermato. Un concetto ribadito anche da Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace: «Non riguarda solo noi, nel Paese ci si è resi conto che senza combattere la frammentazione e l'individualismo non abbiamo nessuna possibilità di farcela. Sace negli ultimi tre anni ha accresciuto propri volumi di operatività ogni anno del 17%. Coinvolgiamo le aziende in molti modi, principalmente con la nostra rete sparsa sul territorio», ha dichiarato, anche se «attualmente siamo in grado di gestire solo una su quattro imprese potenzialmente raggiungibili».

Il tema della cooperazione tra istituzioni è stato ripreso anche da Nicola Lener, capo dell'ufficio internazionalizzazione del ministero degli Affari esteri: «la Farnesina ha una rete sempre più integrata con gli uffici Ice all'estero». Un lavoro che risente, però, di un «deficit di percezione». Se si mettono a confronto il sistema di garanzie italiano e quello tedesco, è emersa una differenza strutturale tra i due paesi. «Il gap con la Germania per un terzo è dovuto al diverso supporto alle imprese, per due terzi al diverso tessuto imprenditoriale», ha affermato Decio. Sace, che lavora con 2.500 aziende, «non si concentra solo sulle grandi aziende, però per il settore delle piccole-medie imprese dobbiamo e possiamo fare di più», ha aggiunto.

Sono stati approfonditi alcuni mercati: gli Usa, secondo Scannavini, dopo la campagna elettorale non vivranno particolari conseguenze negli scambi con l'Europa. Per quanto riguarda la Russia la situazione si sta modificando. Decio ha espresso la convinzione che «ci siano assolutamente prospettive, a meno di ulteriori sconvolgimenti o instabilità politiche», così come in Iran, un mercato in apertura. Lener ha confermato prospettive favorevoli in Cina, in India, soprattutto dopo lo scioglimento delle tensioni politiche, così come in Asia, in particolar modo in Vietnam.


L'approfondimento continua nei prossimi mesi con gli incontri Anima su alcuni mercati esteri, tra cui Cina, Giappone, Iran, Usa e altri. La presentazione degli appuntamenti 2017 con i "Focus Paese" sarà disponibile a breve sul sito di Anima. Tra gli incontri in programma anche "Export Day Usa".

Foto di Stefano Scarpiello

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