Additive manufacturing, aumentano gli espostori italiani a Formnext

La fiera organizzata da Mesago Messe Frankfurt è in programma a dal 13 al 16 novembre

19 giu 2018

Carlo Fumagalli

Sono sempre di più le aziende italiane fra gli espositori di Formnext, la fiera dedicata alle tecnologie additive in programma a Francoforte dal 13 al 16 novembre. Sono passati da 13 a 21 (li abbiamo intervistati l'anno scorso in questo speciale), a dimostrazione di una tecnologia che sta trovando spazio in sempre più contesti produttivi. Gli espositori italiani coprono una vasta gamma di applicazioni lungo la catena del processo produttivo con numerose altre offerte e servizi, dalla scansione 3D alle soluzioni CAD-CAM, ai materiali fino alla garanzia della qualità.

Organizzata da Mesago - Messe Frankfurt, Formnext è cresciuta molto in questi anni: 470 espositori la scorsa edizione (poco più della metà costituita da aziende tedesche), e 21.492 visitatori. Solo due edizioni prima gli espositori erano 203 e 8.982 i visitatori.

Fra le tecnologie abilitanti per industria 4.0, l'additive manufacturing ha aperto scenari interessanti soprattutto nei comparti in cui il costo delle attrezzature rappresenta un limite nella produzione di piccoli lotti. Ma nel momento in cui dovessero essere superati alcuni limiti ancora importanti, come il costo delle macchine e delle polveri, e il miglioramento della stabilità e della produttività del processi, il 3D printing potrebbe davvero diventare competitivo su produzioni di larga scala. Nel contesto di un mercato che l'anno scorso aveva già toccato i 6,1 miliardi di dollari complessivi, secondo il Wohlers Report.

L'edizione 2018 di Formnext segue l'evoluzione e le innovazioni di questo settore anche con l'ampliamento delle categorie merceologiche e l'offerta dei prodotti relative all'intera catena del processo produttivo. "Ciò significa che presenteremo l'intera catena di processo della moderna produzione industriale in modo ancora più intenso e completo", spiega Sascha Wenzler, vice president di Mesago. Oltre ai settori di produzione additiva già particolarmente forti (hardware, materiali, etc.), saranno potenziate le aree del software e della post-elaborazione (ad es. per la rimozione della polvere, la lavorazione superficiale o il trattamento termico) e la complessa produzione industriale degli utensili. "La produzione industriale additiva richiede un'ampia gamma: dalla progettazione alla preparazione del lavoro, dai processi di formatura alla lavorazione superficiale e alla garanzia della qualità", conclude Wenzler.

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