Agli italiani piace il "ready to eat"

Presso il Centro Congressi FAST di Milano il 9 giugno scorso si è parlato di cibi pronti. L'occasione è stata fornita dalla giornata tecnica informativa "Ready to Eat. Tutta la tavola pronta in tavola", organizzata dalla ASL di Milano in collaborazione con TIFQ.

26 set 2011

Presso il Centro Congressi FAST di Milano il 9 giugno scorso si è parlato di cibi pronti. L'occasione è stata fornita dalla giornata tecnica informativa "Ready to Eat. Tutta la tavola pronta in tavola", organizzata dalla ASL di Milano in collaborazione con TIFQ.

L'obiettivo dell'incontro era analizzare il prodotto "ready to eat" nel suo complesso, dalla sua definizione alle possibilità di sviluppo, affrontando varie tematiche: vantaggi e limiti d'impiego, forme di imballaggio e proprietà dei materiali utilizzati, prescrizioni legislative, salubrità degli alimenti, gestione degli avanzi, prevenzione e al controllo sanitario e altri ancora.

I prodotti alimentari pronti per il consumo immediato sono una realtà sempre più presente sul mercato italiano. Le specifiche esigenze di utilizzo, conservabilità e immediata fruibilità di questi prodotti hanno reso necessario lo sviluppo e lo studio di packaging dedicati. L'obiettivo di riduzione e semplificazione del packaging risulta dunque ancora lontano dalla realizzazione in quanto è necessario tenere conto dei cambiamenti nella composizione e/o nelle caratteristiche che le materie prime subiscono, o possono subire, durante il processo di trasformazione. In questa occasione si è parlato prevalentemente di materiali primari, quali plastica e alluminio, oltre che degli accoppiati, in grado di rispondere, se opportunamente trattati, alle esigenze di lunga conservabilità e riscaldamento richieste da questo tipo di cibo e che offrono la possibilità di essere riciclati. Le imprese alimentari produttrici di piatti pronti per il consumo devono affrontare, inoltre, le problematiche legate alla conservabilità e alla gestione degli avanzi soprattutto nel caso di confezioni "multi-porzione" o delle quantità standard indirizzate alla collettività.

La consapevolezza e la conoscenza di questi alimenti da parte dei produttori sono dunque necessari per poter fornire agli utilizzatori adeguate istruzioni indispensabili per la costituzione di un corretto piano di autocontrollo.

Un'interessante prospettiva di applicazione dei prodotti pronti per il consumo immediato, presentata dal rappresentante di Federdistribuzione, consiste nell'utilizzo dei piatti "ready to eat" in occasione dei grandi eventi, grazie alla possibilità di soddisfare l'esigenza di grandi numeri richiesti da queste occasioni, la vastità di piatti tipici o etnici che possono essere adattati alla formula "ready meal" e la facilità e rapidità di consumo e preparazione, che permette l'uso di strutture temporanee.

Un primo passo verso la risoluzione di alcune delle problematiche discusse è stato la proposta di sviluppare un sistema visivo cromatico semplice da applicare sulle confezioni che permetta al consumatore di identificare con immediatezza i metodi di utilizzo e i limiti specifici del prodotto.

L'evento ha voluto dare seguito all'attività che TIFQ e gli organi di controllo desiderano promuovere con i costruttori e i produttori, creando momenti di confronto per porre degli obiettivi volti a garantire la sempre maggiore sicurezza dei consumatori. La giornata ha visto coinvolte associazioni quali Assofoodtec (Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti, Attrezzature per la Produzione la Lavorazione e la Conservazione Alimentare), Assomet (Associazione Nazionale Industrie Metalli non Ferrosi), Federdistribuzione, Unionplast-Federazione Gomma Plastica, l'ambiente universitario con due relatori di riconosciuto prestigio, quali il prof. Alessandro Sensidoni del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università degli Studi di Udine e il prof. Luciano Piergiovanni del Distam (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari Microbiologiche) dell'Università degli Studi di Milano e gli organi di Prevenzione Medico e Veterinaria della ASL.

Alimentare, Ricerca & Sviluppo, ASSOFOODTEC, TIFQ