Baxi: mercato del riscaldamento in crescita

Intervista ad Alessio Scapin.

28 ott 2016

i.n.

Baxi è attiva nella progettazione e produzione di caldaie e sistemi per il riscaldamento, e, a livello globale, l'export pesa per il 70% sul suo fatturato. Tra le mete export spicca la Russia. A seguire l'Europa dell'Est, in particolare Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. «In ognuno di questi paesi abbiamo stabilimenti. Inoltre, siamo molto presenti in Sud America, e in generale ovunque ci sia gas e necessità di riscaldarsi», dice Alessio Scapin, export sales manager dell'azienda. Per il futuro, anche se non ci sono mercati dai quali l'azienda è del tutto assente, il desiderio è quello di espandersi maggiormente in Oriente, «ad esempio in India e in Pakistan», commenta Scapin.

Per quanto riguarda il commercio con gli USA, a suo parere il TTIP non costituirà un vantaggio per le piccole-medie imprese italiane: «mi sembra che rappresenti più una minaccia che un'opportunità per l'Europa».

L'azienda ha subito dei leggeri cali in seguito alla Brexit, ma non è stato un evento influente. Anzi, spiega Scapin, «la Brexit non ha influenzato il mercato del riscaldamento in modo negativo, c'è stata una crescita del 2/3%».

Invece, rispetto alla Cina, lo status di economia di mercato non gli sembra compatibile con le politiche economiche del paese: «Se lo Stato può decidere di sovvenzionare o meno un settore, le aziende del settore beneficiano di un vantaggio competitivo che le altre non hanno».

In preparazione all'evento del prossimo 25 novembre in programma a Milano sul tema "Quale export per il 2017", l'Industria meccanica ha creato un SONDAGGIO ad hoc per capire quali sono i temi più interessanti dal punto di vista delle imprese.

Ecco tutte le interviste ad alcune delle aziende che hanno risposto

Industria varia, Economia, export2017