Convegno Animp: la gestione dei dati cambia l'automazione

A Milano, il 6 ottobre, si è discusso di automazione, il cardine della rivoluzione chiamata Industria 4.0.

10 ott 2016

Irene Nava

A Milano, il 6 ottobre, si è discusso di automazione, il cardine della rivoluzione chiamata Industria 4.0.

Non solo "rivoluzione industriale". Quella del 4.0 è una rapida evoluzione anche culturale. «In Italia ne parliamo solo oggi, ma siamo in ritardo. È necessario passare dalla ripetizione di uno slogan alla creazione di qualcosa di tangibile», ha dichiarato Ezio Pasqualon, delegato della sezione Automazione Animp, che ha aperto il convegno "Sistemi di automazione: nuove sfide ed opportunità", a Milano il 6 ottobre scorso. È in atto, secondo Pasqualon, un cambiamento: «Dobbiamo essere pronti a svecchiare i concetti dell'automazione classica. A differenza di quanto accadeva prima, infatti, IT e OT stanno diventando un unico sistema, e questo pone il problema della sicurezza, dell'accessibilità e della perdita dei dati».

Oggi è evidente l'incremento dell'IT nell'industria: «Ormai l'uso di palmari, laptop e smartphones è la norma anche nel campo dell'automazione industriale», ha dichiarato Pasqualon. Per poi aggiungere: «L'applicazione dell'IT nella gestione di grandi quantità di dati sta cambiando il modo in cui è gestita l'automazione: i dati non vengono trattati in loco, e questo crea problemi di cyber security». Una parte del convegno ha riguardato proprio l'esigenza di pensare in termini di cyber security "by design", cioè pensata direttamente al momento della progettazione, anche per quanto riguarda il budget e l'adeguamento alle norme nazionali. «Si tratta di uno sforzo che tutti i componenti della filiera devono fare», ha concluso.

Secondo Francesco Faenzi di Lutech, la velocità nella risposta è il fattore determinante, mentre l'individuazione e la risoluzione degli effetti di un attacco informatico sono troppo complessi e lenti per essere efficaci. Anche perché, come ha ricordato durante il convegno Rossella Mattioli di Enisa, l'Agenzia europea per la sicurezza informatica, una violazione del sistema potrebbe portare a danni economici e d'immagine o a un rischio per la sicurezza.

I campi di applicazione dei sistemi di automazione sono innumerevoli: durante il convegno sono stati presentati alcuni casi pratici, ad esempio nel settore marino. In una nave da crociera, ha spiegato Pierluigi Punter di Fincantieri, è presente un'integrazione di più sistemi che scambiano tra loro le informazioni necessarie: si tratta della gestione di diversi tipi di servizi, dalla centrale elettrica, le acque e l'aria condizionata al comfort dei passeggeri e alla sicurezza stessa. Un altro campo di applicazione è quello della manutenzione predittiva: quella programmata, infatti, oggi è obsoleta, perché necessita l'intervento umano e, in più, non è possibile sapere cosa succede tra un intervento e l'altro. Un'altra applicazione presentata è quella nel campo della gestione e dell'ottimizzazione dei sistemi idrici di una grande città.

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