Efficienza energetica tra impianti e immobiliare

Riccione è stato il palco del Congresso nazionale sulla sostenibilità.

03 ott 2016

Laura Aldorisio

Riccione è stato il palco del Congresso nazionale sulla sostenibilità.


Il Gruppo We Do, che ha la paternità dell'iniziativa andata in scena il 22 e il 23 settembre, intende costituire un green team, un network di professionisti e imprese per presentare soluzioni nell'ottica della filiera della sostenibilità.
Questo il tema chiave anche del seminario durante il quale si sono confrontati l'ufficio studi Anima, l'industria meccanica da intendere anche come impianti per la riqualificazione energetica e altre, e l'ufficio studi Gabetti, una delle realtà più rilevanti del settore imprenditoriale italiano.


Il dott. Paolo Galloso e l'ing. Marcello Chiriacò dell'ufficio studi Anima hanno presentato le rilevazioni statistiche di due settori rilevanti dell'industria meccanica, quali la climatizzazione e il riscaldamento. I numeri di Assoclima e di Assotermica, le due associazioni a cui fanno capo le industrie produttrici, hanno riempito lo schermo di segni positivi. In piena ripresa, infatti, appaiono entrambi i settori.


Il 2015 è stato un anno molto positivo per gli apparecchi aeraulici e anche il 2016 confermerà il trend. Le due estati calde e lunghe appena trascorse hanno sollecitato gli acquisti. Gli imprenditori dal canto loro migliorano le macchine a livello di efficienza da un lato perché richiesto dalla normativa, ma dall'altro per essere competitivi sul mercato.


Anche gli impianti termici hanno vissuto molti cambiamenti dal lato normativo. La direttiva Erp ha diversi effetti sul mercato: da settembre 2015 non è stato più concesso vendere le caldaie tradizionali che hanno lasciato il passo a quelle a condensazione, prodotto che è cresciuto del +43%. Sul mercato ha fatto capolino un altro tipo di soluzione, il cosiddetto sistema ibrido, pompa di calore e caldaia a condensazione. Si tratta di una combinazione integrata da una logica ottimizzata di funzionamento. In un anno c'è stata una crescita del 76%.
La progettazione e l'installazione degli impianti ha dialogato con il mondo dell'operatore immobiliare attraverso Francesca Fantuzzi dirige l'ufficio studi Gabetti.


Il mercato residenziale italiano nel 2015 è tornato ai volumi del 2012. Ci sono state alcune ragioni di crescita come i bonus, che hanno riattivato il mercato della ristrutturazione. Si è verificato, invece, un calo importante nell'ordine compravendita circa del 25% e, di pari passo, un calo dei valori immobiliari, in particolare quello residenziale.


Gabetti si è interrogata chiedendosi se il mercato immobiliare si possa considerare già saturo o maturo. Il 65% dello stock ha più di 45 anni e quindi necessita di essere riqualificato. Affiancato all'attività quotidiana di Gabetti, è emersa l'importanza di diversificare i servizi orientandosi al tema della manutenzione.
In forza di queste osservazioni ben si comprende come la collaborazione tra Anima e Gabetti possa portare buoni frutti.

Industria varia, Economia