Enea e l'energia che viene dal mare

Una tecnologia smart e low cost

08 lug 2015

Basta centrali a gasolio: d'ora in poi l'energia elettrica arriva dalle onde.
Enea, in collaborazione col Politecnico di Torino, ha presentato una tecnologia smart e low cost, per ricavare energia dai moti ondosi. Il tutto consiste in un sistema galleggiante, simile a una zattera, da posizionare in mare aperto, in grado di produrre energia elettrica sfruttando l'oscillazione dello scafo per effetto delle onde.

«E' particolarmente interessante per le tante isole italiane, dove la fornitura di energia è garantita da costose e inquinanti centrali a gasolio», ha affermato Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio Enea di modellistica climatica e impatti, durante il convegno "Energia elettrica dal mare". «Una decina di questi dispositivi – ha aggiunto - possono produrre energia elettrica per un paese di 3mila abitanti, contribuendo in modo significativo anche a contrastare i fenomeni di erosione attraverso la riduzione dell'energia delle onde che si infrangono sulla costa, senza impattare in maniera significativa su flora e fauna marine».

Con i suoi 8.000 km di coste l'Italia possiede un importante potenziale di energia associata al moto ondoso, paragonabile a quello presente sulle coste orientali del Mare del Nord. La costa occidentale della Sardegna, ad esempio, ha un valore medio annuo del flusso di energia di circa 13 kW/metro, mentre quello del nord-ovest della Sicilia si aggira intorno ai 10 kW/metro.

Secondo il Piano d'azione nazionale per le energie rinnovabili dovrà essere installata una potenza di 3 MW di questo tipo di impianti entro 2020.

Fonte: Today

Energia, Ambiente & Sicurezza, Enea