G20: Cina e Usa ratificano l'accordo di Parigi sul clima

Sempre più vicina l'entrata in vigore del Climate Change

05 set 2016

g.p.

Sempre più vicina l'entrata in vigore del Climate Change. Cina e Usa, a margine del G20 di Hangzou (Cina) il 4-5 settembre, hanno ratificato l'accordo di Parigi. Un passo avanti considerevole, se si pensa che i due Paesi sono responsabili del 38% delle emissioni di CO2 nel mondo e Pechino è al primo posto nella classifica degli Stati più inquinanti.

Un impegno, quello nei confronti dell'ambiente, in cui l'Italia è schierata in prima linea. Come ha ricordato il Premier Matteo Renzi durante la giornata del 4 settembre il nostro Paese è primo al mondo nell' energy mix solare-geotermico, ha il 43% di elettricità da rinnovabili e possiede alcune tra le più innovative tecnologie al mondo, come i contatori digitali di Enel e le reti Terna.

Tra gli altri temi toccati dai vertici durante il summit, spiccano la crescita debole e l'impegno per costruire una globalizzazione più giusta e aperta a tutti, in contrasto coi protezionismi che in molti Paesi stanno portando a ricadute negative su investimenti e commerci. Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato i partecipanti a coordinare politiche monetarie e fiscali, ma anche riforme strutturali, in modo da stimolare l'economia e garantire che questo dinamismo si mantenga a lungo.

In primo piano anche la questione del surplus d'acciaio cinese: il paese del Dragone produce infatti un'enorme e ormai inutile quantità di questo metallo e il conseguente abbattimento dei prezzi –attacca il Presidente della Commissione Europea Juncker –sta mettendo in difficoltà da anni l'industria europea.
La Cina assicura un piano di riforme per risolvere il problema, a partire dalla chiusura degli altiforni più obsoleti.


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