L'export sostiene la meccanica varia

L'indagine congiunturale ANIMA evidenzia il perdurare di difficoltà sul mercato interno, a fronte di una sostanziale tenuta delle esportazioni. Per il presidente Sandro Bonomi, l'unico orizzonte per il made in Italy resta il mercato estero.

02 ago 2012

L'indagine congiunturale ANIMA evidenzia il perdurare di difficoltà sul mercato interno, a fronte di una sostanziale tenuta delle esportazioni. Per il presidente Sandro Bonomi, l'unico orizzonte per il made in Italy resta il mercato estero.

L'indagine è stata condotta dall'Ufficio Studi di ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica Varia e Affine di Confindustria, su un panel di circa 400 aziende composto per il 16% da piccole aziende, per il 60% da medie aziende e per il restante 24% da grandi imprese. I dati si riferiscono ai primi tre mesi dell'anno e alle previsioni sul secondo trimestre.

La maggior parte degli intervistati indica nel trimestre un fatturato sostanzialmente stabile, nonostante il perdurare delle turbolenze finanziarie, come risultato di una moderata crescita delle esportazioni soprattutto verso i Paesi ExtraUE, che controbilancia le difficoltà sempre maggiori in cui versa il mercato nazionale.

Il livello degli ordini ha fatto registrare nei primi mesi del 2012 un andamento sostanzialmente in linea rispetto all'ultima parte del 2011, quando si era delineato un modesto miglioramento rispetto ai trimestri passati.

Per quanto concerne l'occupazione - si legge nel report -, mentre per il settore manifatturiero nel suo complesso il 2012 evidenzia seri rischi di ridimensionamento, nel comparto della meccanica varia il trend occupazionale è sostanzialmente stabile.

"In un contesto recessivo ormai generalizzato che finisce per attenuare anche il trend positivo di mercati emergenti, non solo il mercato interno italiano risulta stagnante, ma le stesse esportazioni, da sempre motore vitale della nostra meccanica, rischiano di perdere slancio, frenate dalle difficoltà contingenti degli altri paesi . commenta il Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi -. Sono però convinto che non tutto sia perduto, le nostre aziende sono vive e sapranno rivolgersi a mercati più confacenti alle loro produzioni. La nostra Federazione, che le rappresenta, sta mettendo in atto nuovi progetti e iniziative per convogliare queste energie verso paesi come la Russia e in particolare il distretto Siberiano dove stiamo realizzando una missione imprenditoriale per il prossimo ottobre."

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