Olimpia Splendid: l'India è il prossimo obiettivo

L'azienda bresciana esporta condizionatori in tutto il mondo

21 lug 2016

l.a.

I loro condizionatori sono nelle abitazioni di tutto il mondo. Ma non ancora in India. Abbiamo chiesto il perché a Silvio Mudu, uno dei referenti dell'export di Olimpia Splendid, azienda bresciana del settore climatizzazione.

Dopo un master presso Ice, Silvio lavora da circa un anno in azienda. «Siamo in 60 paesi, l'Italia pesa per due terzi sul fatturato, mentre l'export conta un terzo. Abbiamo due filiali produttive anche in Francia e Spagna. In Cina l'attività è stata trasformata da produttiva a commerciale».

Mancano all'appello paesi rilevanti come Russia e, appunto, India. Sono destinazioni la cui complessità richiede un progetto ponderato. Non è indifferente, per tecnologie come quelle di Olimpia, poter contare su una valida assistenza tecnica locale. «Sono mercati da aggredire ed è un obiettivo in cantiere. Stiamo esplorando e facendo ricerche». La situazione indiana è aggravata, inoltre, dalla presenza di dazi tariffari molto alti. Una joint venture è impensabile, conferma Mudu. Molti paesi extra UE chiedono personalizzazioni differenti, un "su misura" che può diventare un problema se non si tratta di quantitativi alti.

Anche dall'Ue queste richieste sono in aumento. «Il grosso della personalizzazione è sostenibile ma dipende dai volumi, anche solo un manuale o un'etichetta particolari su migliaia di pezzi significa tempi e costi». L'Italia ormai è satura così come l'Europa, ma la richiesta di tecnologie italiane sta aumentando. Perché? «Noi ci sappiamo adattare, è il nostro distinguo».

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