Skf: abbiamo reso intelligenti i nostri cuscinetti

Dalla tecnologia per i treni all'industria pesante

27 lug 2015

Gloria Presotto

Il treno comincia a rallentare, sempre di più. I freni stridono. Improvvisamente siamo bloccati in mezzo alla campagna, mentre una voce metallica annuncia che si è verificato un guasto.Una situazione piuttosto frequente, soprattutto nei periodi di maltempo, quando l'acqua deteriora le componenti meccaniche. Un contrattempo per gli utenti e un danno d'immagine per le ferrovie. La soluzione? Manutenzione corretta; misure di diagnostica preventiva; intervenire sulle criticità in anticipo.

Skf, multinazionale che opera nel settore di cuscinetti volventi, tenute, meccatronica, servizi e sistemi di lubrificazione, studia da tempo delle risposte in questo senso. Una di queste è Skf Insight, presentata ad Hannover 2015. Quando è stata lanciata, nel 2013, era un concetto tecnologico, un modo in cui ingegneri e tecnici di manutenzione avrebbero potuto migliorare le attività di condition monitoring tenendo sotto controllo lo stato di efficienza dei cuscinetti.

Due anni dopo, è una soluzione completamente funzionale, in fase di sperimentazione in prototipi dei clienti, in grado di fornire dati direttamente ai centri di diagnostica, per ottimizzare il tutto attraverso il Cloud Skf.

Il development manager è un italiano, Ronnie Spolidoro: «Skf Insight parte da un concetto di condition monitoring e va molto oltre, integrando caratteristiche di auto-alimentazione e tecnologia wireless intelligente.Applicando algoritmi sviluppati dalla Skf per i cuscinetti anche ai dati dell'Skf Insight, è possibile adottare un approccio di tipo "adattivo" alla manutenzione. Mentre il condition monitoring tradizionale rileva i danneggiamenti dei cuscinetti, questa soluzione identifica le condizioni anomale che causano il danneggiamento e può attivare misure per evitarlo». Ecco come funziona: «Sostanzialmente abbiamo preso dei sensori, li abbiamo miniaturizzati e inseriti all'interno dei singoli cuscinetti» spiega Spolidoro, «tali sensori inviano dei segnali da un'antenna a un Concentrator, che a sua volta li spedisce a un Cloud: giungono così al cliente, che può leggerli tramite un'App dedicata».

L'articolo completo è pubblicato su Industria Meccanica 698 Luglio-Agosto

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Movimentazione e logistica, Tecnologie & Prodotti, IM1919, skf