Sostenibilità: un valore da comunicare

Presentato il bollettino che ne monitora la percezione tra i consumatori

01 dic 2016

Irene Nava

Presentato il bollettino che ne monitora la percezione tra i consumatori

Su un campione di 2 mila persone, soltanto il 28,6% ha sentito parlare di sostenibilità. Il dato, non poco sorprendente, risulta dal Bollettino della sostenibilità, realizzato da Emg Acqua e nonsoloambiente.it. I risultati dell'indagine, compiuta dal 28 al 31 ottobre 2016, sono stati presentati il 29 novembre a Milano. Il progetto, con cadenza semestrale, si propone di monitorare l'evoluzione nel tempo della percezione che il consumatore ha del concetto di sostenibilità, al fine di supportare le aziende nell'aumentare la propria competitività tramite questo valore.

«Le persone cosa sanno della sostenibilità? E come si traduce poi questa conoscenza nel loro quotidiano, ha un vero valore? Le imprese oggi sono in grado di cogliere la sfida che si regge sul vantaggio competitivo della sostenibilità?»: queste le domande che, secondo Fabrizio Masia, direttore generale di Emg Acqua, hanno portato all'ideazione del bollettino. Gli intervistati, un campione rappresentativo per genere, età, istruzione, appartenenza politica e origine geografica, hanno dimostrato una conoscenza molto vaga della sostenibilità; tra coloro che la posseggono, il 35-40% la lega solo al fattore ambientale, mentre l'aspetto sociale è molto poco presente nella mente dei consumatori.

Messo però di fronte a una definizione di sostenibilità molto ampia, che include il fattore ambientale, quello della tutela dei lavoratori, quello sociale, quello della trasparenza e quello economico, poco meno del 60% ha risposto che dovrebbe essere inserita nell'agenda di governo. Un segno che quando i consumatori capiscono di cosa si tratta, attribuiscono grande importanza a questo valore, e sono anche disposti a farsene carico: per il 44,2% l'aumento dei costi dovrebbe essere distribuito fra tutti in egual misura. I prodotti per i quali l'attenzione alla sostenibilità è maggiore sono gli alimentari e quelli per la casa; proprio alcune delle aziende attive in questi settori sono quelle percepite come sostenibili.

Ma chi considera come primo parametro di acquisto la sostenibilità è solo il 13,8%, mentre i più guardano qualità e prezzo, e i consumatori che dichiarano di conoscere aziende sostenibili sono pochissimi: il 2,6%. È evidente che sulla sostenibilità c'è ancora poca consapevolezza, ma per le aziende può essere un vantaggio competitivo: più dell'80% degli intervistati ha riconosciuto un valore al concetto, o in senso assoluto o come leva di marketing. «A partire dai dati dobbiamo cercare di coprire i vuoti informativi sulla sostenibilità», ha concluso Maria Grazia Persico, direttore editoriale di nonsoloambiente.it.

Industria varia, Industria, Emg Acqua, nonsoloambiente.it