Superfici metalliche antibatteriche: un'italiana nel team di ricerca

La vicentina Ecor Research fa parte del progetto

14 feb 2017

La prima superficie metallica antibatterica e fluidorepellente al mondo. A progettare la soluzione che ci porterà a produrre elettrodomestici e macchinari per l'industria agroalimentare autopulenti c'è un team europeo di ricercatori coordinato dall'Università degli Studi di Parma, assieme a una rete di aziende partner, tra cui la vicentina Ecor Research, unica italiana.

L'innovazione è nata nell'ambito del progetto TresClean (High throughput laser texturing of self‐cleaning and antibacterial surfaces) promosso nell'ambito del programma comunitario Horizon 2020. Il team si è ispirato ai meccanismi con cui alcune piante, quali ad esempio il loto, rendono le proprie foglie non permeabili all'acqua.

Le superfici delle foglie hanno suggerito l'idea che si possano creare anche sui metalli delle strutture che, nel ridurre la bagnabilità, individuino nuove funzionalità quale appunto quella di prevenire l'adesione batterica.
L'applicazione di tale concetto a elementi metallici crea una vasta prospettiva di applicazione per tutti quei componenti sensibili alla contaminazione batterica, spaziando dall'utilizzo nell'ambito dell'industria alimentare, alle applicazioni domestiche o biomedicali.

Il team di TresClean impiega dispositivi di marcatura laser ad impulsi ultracorti ed alta frequenza per creare sulle lamiere una topografia superficiale concepita per imitare la superficie della foglia di loto e prevenire l'adesione di liquidi. Tale topografia è in grado di intrappolare minuscole bolle di aria che riducono al minimo l'area di contatto tra la superficie stessa e i liquidi.

Sicurezza e ambiente, Industria, ecoresearch