Ipack-Ima, la filiera rivede la luce sostenuta dall'export

Aspettative di miglioramento nel secondo semestre per l'alimentare e l'imballaggio.

27 nov 2013

Il report congiunturale dell'Osservatorio Ipack-Ima, secondo il quale, pur con lieve ritardo rispetto alla previsioni, sembra avvicinarsi l'uscita dal tunnel delle difficoltà. L'Osservatorio delinea comunque un panorama variegato, considerata l'eterogeneità dei settori e le diverse dinamiche che caratterizzano l'insieme oggetto dello studio congiunturale: numerose imprese seguono una congiuntura positiva, ma non mancano casi di riduzione delle variabili economiche.

Una particolarità che differenzia l'Osservatorio Ipack-Ima dall'Istat e dagli altri centri di ricerca consiste nel fatto che l'analisi del grande comparto della meccanica strumentale italiana viene condotta con approccio disaggregato per "settore di destinazione" dei macchinari e non solo con riferimento al "settore di produzione" degli stessi. "Quest'aspetto è molto apprezzato dai nostri stakeholders - afferma Guido Corbella, AD di Ipack-Ima SpA.

Il confronto fra il punto di vista dei produttori di tecnologie e quello degli utilizzatori fa emergere dati originali e di grande interesse. Le filiere industriali complete su cui lavora l'Osservatorio Ipack-Ima sono quelle dei nove comparti (beverage, chemicals industrial & home, confectionary, dairy, grain based food, hygiene & beauty, meat, vegetable & fruit e pharma) relativi alle business comcorbellamunity della fiera omonima (la cui prossima edizione si terrà nel 2015 in Fieramilano).

Per ciascuna di queste business community, l'Osservatorio, conduce poi un'analisi verticale nella catena di creazione del valore nella filiera produttiva.

Dati relativi al consuntivo del primo semestre del 2013

I produttori di tecnologie presentano saldo negativo tra imprese che registrano un aumento del fatturato e imprese che lo hanno ridotto, mentre le imprese utilizzatrici di tali tecnologie mostrano un saldo positivo. Per esempio, i produttori di macchinari presentano un andamento del fatturato nel primo semestre 2013 migliore di quello dei produttori di materiali e di servizi. Le esportazioni mettono a segno un saldo positivo fra le imprese. Questo si verifica in entrambi i macrocomparti dei produttori e degli utilizzatori di tecnologie, legittimando l'idea che siano proprio le esportazioni a sostenere questi settori.

Le dinamiche attese per il secondo semestre sono più vivaci

Nel caso dei fornitori di tecnologie, il saldo tra ottimisti e pessimisti si presenta positivo, seppur di poco (+8%), con la maggioranza delle imprese (il 62%) che prevede stabilità del fatturato. Positive anche le previsioni sulle esportazioni, come quelle sull'occupazione, dove prevale la stabilità. Dentro i settori degli utilizzatori di tecnologie, non ci sono grosse differenze nel confronto tra i comparti food e i comparti non food, per quanto riguarda le attese di dinamica, prevalentemente positiva, del fatturato, delle esportazioni e dell'occupazione nel secondo semestre 2013. All'interno delle singole business community, sul fronte dei fornitori le attese migliori si rilevano, ancora una volta, per il pharma, seguito da vegetable & fruit, hygiene & beauty e confectionary.

Composizione del campione su cui l'Osservatorio Ipack-Ima ha sviluppato l'indagine congiunturale

Nell'ottica d'integrazione per filiere, il campione preso in esame dall'Osservatorio riunisce sia imprese produttrici che utilizzatrici. Sono 222 le imprese che identificano i produttori di tecnologie, sono attive nelle varie business community, nel complesso occupano oltre 13.000 addetti, fatturano circa 3,7 miliardi di euro, e sono in prevalenza imprese di piccole e medie dimensioni, nei settori dei macchinari, materiali/imballaggi e dei servizi.

Alimentare, Ricerca & Sviluppo, Ipack Ima