Emo 2015: dati positivi. Ora bisogna accelerare

Torna a Milano la mondiale della meccanica

05 ott 2015

7 miliardi di euro. È il contributo della meccanica italiana al Pil. Dati incoraggianti, che parlano di ripresa. Ma non basta «Ora è necessaria un'accelerazione che ci consenta di tornare a crescere stabilmente sopra il 2%». Parla chiaro il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, presente alla conferenza d'apertura di Emo 2015, la mondiale della meccanica organizzata da Cecimo e Ucimu, a Milano dal 5 al 10 ottobre. Oltre 6.600 macchine, per un valore che supera il mezzo miliardo di euro. Protagoniste dell'evento 1.600 imprese, il 12% in più rispetto all'edizione 2009, provenienti da 42 paesi. In esposizione macchine utensili, sistemi di produzione, robot e automazione industriale, a illustrare le innovazioni tecnologiche che determineranno il futuro della produzione manifatturiera.

«Certamente» spiega Luigi Galdabini Presidente di Ucimu «Emo Milano si apre sotto i migliori auspici. A partire da quest'anno il consumo mondiale di macchine utensili tornerà a crescere in modo costante (+2,3%) per poi segnare un incremento del 4,2% nel 2016 e del 4,5% nel 2017 quando, secondo i dati elaborati dall'isitituto econometrico Oxford Economics, raggiungerà i 64 miliardi di euro». Torna a crescere anche il consumo italiano: le previsioni parlano di un 5,3% nel 2015 per arrivare al 7,4% del 2017.

Fondamentali, in questo processo, le riforme. In primis la Nuova Sabatini che, come spiega il Sottosegretario al tesoro Enrico Zanetti, continuerà a supportare gli investimenti delle aziende per tutto il 2016 con un plafond di oltre due miliardi di euro. In programma anche un bonus per le aziende che investono in macchinari: «Se un macchinario costa 100, noi gli daremo un bonus di 40, e l'azienda potrà poi ammortare 140 lungo l'arco normale di tempo previsto per gli ammortamenti» conclude Zanetti.

Industria varia, Evidenza, emo2015