L'innovazione "reale" cambia lo smart manufacturing

Dall'industria ceramica alla gestione degli archivi: l'innovazione "reale" cambia lo smart manufacturing.

Intervista a Franco Stefani, Presidente e Fondatore del Gruppo System.

13 giu 2017

Michele Strozzi

Intervista a Franco Stefani, Presidente e Fondatore del Gruppo System.

Articolo pubblicato su L'Industria Meccanica n. 709

Nel panorama manifatturiero attuale, hardware e software si fondono sempre più tra di loro per ottenere processi di automazione industriale all'avanguardia. System da anni progetta e realizza sistemi e processi, in cui la separazione netta tra hardware e software è oramai superata, per favorire la messa a punto di soluzioni di motion control a elevate prestazioni in grado di soddisfare un mercato mondiale sempre più esigente a cui fa da ombrello il paradigma Industria 4.0.

Un approccio molto diverso che deve necessariamente trovare riscontro da parte degli utilizzatori ai quali, rispetto al passato, non si chiede solo la lungimiranza di investire in nuove tecnologie, ma soprattutto un cambio di passo culturale che, seppure già visibile nella vita di tutti i giorni, in ambito industriale stenta a manifestarsi.

A Franco Stefani, presidente e fondatore del Gruppo System, abbiamo rivolto alcune domande per illustrarci, dal suo privilegiato punto di osservazione, qual è la filosofia che anima l'azienda in questo contesto.

Dopo anni di incontri, previsioni sul futuro, inviti a prepararsi a una nuova era industriale, Industria 4.0 è entrata con forza nelle fabbriche italiane. A tutta una serie di tecnologie abilitanti, l'automazione rimane uno dei punti cardine di questo nuovo paradigma industriale.

«La digitalizzazione della fabbrica è un'evoluzione annunciata che porterà a cambiare in profondità l'approccio manifatturiero e che aprirà nuovi scenari produttivi con particolare riferimento all'internazionalizzazione» dice
Franco Stefani, «Come gruppo internazionale ci confrontiamo con il mondo già dagli anni '80: rispetto al passato, possiamo dire, per noi non è cambiato molto. Siamo sempre stati ammirati per la nostra esperienza e per la nostra tecnologia, e ci hanno sempre apprezzato come soluzionisti.

Per trovare le giuste soluzioni partiamo da profonde analisi di processo: produciamo innovazione reale».

Ma quali sono le peculiarità nel progettare e realizzare impianti in ottica 4.0?
«L'approccio verso una manifattura digitale è uno scenario che va raccontato e descritto tenendo ben presente l'aspetto culturale, poiché il passaggio da fabbrica tradizionale a fabbrica digitalizzata, racchiude in sé anche una mutazione di pensiero da parte di tutti gli attori che fanno parte del mondo industriale. Questa evoluzione di processo richiede una presa di coscienza della reale volontà di acquisire questo cambiamento, di interpretarlo e successivamente di venderlo come valore al proprio mercato alla luce delle strategie commerciali.

Già da diversi anni noi siamo impegnati in questo processo di trasformazione. Ci troviamo di fronte a un cambiamento profondo, che prevede l'integrazione sempre più stretta delle tecnologie digitali nei processi industriali manifatturieri.

Mettiamo a disposizione la nostra conoscenza, che è fatta di tecnologie, pacchetti di analisi e applicativi oltre a sistemi di intercomunicazione alle macchine. Realizzare una fabbrica digitale significa modificare le procedure pre-esistenti a favore di sistemi digitali. Questo passaggio non sarebbe possibile se al centro del nostro agire, non mettessimo l'analisi dei processi per capire e comprendere dove siamo e dove vogliamo arrivare.

System rappresenta uno dei più importanti player a livello internazionale nell'automazione industriale per il settore ceramico e questo lo dobbiamo alla nostra capacità di saper trovare soluzioni radicali, alla nostra
capacità di fare squadra, alla volontà di affermarci e alla prontezza al cambiamento. La fabbrica ceramica rappresenta uno tra i processi manifatturieri più spinti.

Smistare e confezionare: il metodo meccatronico
Un esempio di realizzazione di System nell'industria ceramica è il Multigecko Special, un sistema automatico di smistamento e confezionamento, alla cui base vi è un approccio meccatronico.

I processi di confezionamento e di imballaggio sono trasversali rispetto a molteplici settori industriali e si sono arricchiti di ruoli aggiuntivi rispetto alla sola funzione di contenimento, diventando fondamentali anche per scopi di comunicazione.

Multigecko Special si inserisce in questo nuovo scenario, al cui centro ci sono soluzioni di automazione performanti, che garantiscono un elevato grado di flessibilità e di grande velocità.

L'hardware si fonde al software per dare vita a un processo interconnesso in cui la tecnologia garantisce flessibilità e velocità dai piccoli ai medi formati.

Magazzini verticali automatici per gestire un archivio
Un altro esempio di applicazione del Gruppo System in un ambito totalmente diverso ci viene fornito dalla biblioteca di Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia, intitolata a Enzo Ferrari, facoltà frequentata da studenti da tutto il mondo, che da diversi anni utilizza il magazzino automatico verticale a cassetti di Modula per gestire il grande patrimonio librario.

Il mondo dell'intra-logistica e dell'automazione industriale non riguarda solo il settore manifatturiero. Ci sono soluzioni all'avanguardia di stoccaggio verticale automatico che vengono scelte in ambienti come quello delle università per rendere ancora più veloce ed efficiente la gestione delle biblioteche con il loro archivio di testi che ogni ateneo deve gestire con particolare attenzione. Il vantaggio principale che ne deriva dall'ausilio di magazzini verticali automatici a cassetti, è dato dalla possibilità di liberare spazio prezioso per collocare le nuove acquisizioni e/o di conservare in luogo più idoneo materiale stoccato in luoghi inadatti all'uso di magazzino e difficilmente gestibili per i servizi.

Fabbrica intelligente: la macchina comunica con il processo
Tornando al tema della fabbrica intelligente, all'atto pratico un'azienda deve essere attrezzata con determinate specifiche per definirsi davvero digitalizzata.

«Per poter attuare questo tipo di fabbrica» spiega Stefani, «un'azienda deve avere tutti i beni strumentali che possano dialogare con un sistema operativo che abbia la capacità di poter connettersi alle macchine, di poter ricevere e trasmettere dati a sua volta. La macchina deve comunicare il processo che sta eseguendo, deve avere l'intelligenza di fare autodiagnostica e trasmettere i dati ad un unico database per poter concludere e portare a termine le richieste. Si tratta quindi di un'evoluzione anche del processo produttivo che deve essere progettato in funzione del proprio parco macchine. Noi ad esempio» conclude Franco Stefani, «abbiamo cambiato i nostri beni strumentali per poter ospitare questa filosofia. Questa nuova manifattura consente di avere una grande flessibilità e metodologie completamente nuove dove il progetto è quello che conta. Gli incentivi possono aiutare le imprese che decidono di intraprendere questo cammino, tenendo comunque presente che ci vuole un cambio culturale e importanti investimenti che permettano di rivedere l'intero processo industriale. Bisogna saper leggere il cambiamento e saperlo sollecitare».

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