Nasce SiFood, sfida per la sostenibilità

Un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Impatto ambientale, economico e sociale? 750 miliardi di dollari.

Il nuovo Science & Innovation Food District garantisce visione d'insieme sulla filiera agroalimentare.

30 ott 2013

Un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Impatto ambientale, economico e sociale? 750 miliardi di dollari.

Il nuovo Science & Innovation Food District garantisce visione d'insieme sulla filiera agroalimentare.

Secondo uno studio FAO del settembre 2013, il 54% degli sprechi alimentari si verificano a monte, in fase di produzione, raccolta e immagazzinaggio. Il 46% avviene invece a valle, nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo. Sprechi alimentari a livello di dettagliante o di consumatore tendono a essere più elevati nelle regioni a medio e alto reddito, dove rappresentano il 31-39%.

Più avanti nella catena alimentare si verifica lo spreco di prodotto, maggiori sono le conseguenze ambientali, dal momento che i costi ambientali sostenuti durante la lavorazione, il trasporto, lo stoccaggio e il consumo devono essere aggiunti ai costi di produzione iniziali. Mentre in altri anelli della filiera lo spreco è potenzialmente recuperabile, a livello domestico l'unica azione gestibile e controllabile è la prevenzione dello spreco tramite azioni che evitino che cibo ancora buono sia gettato.

L'analisi delle cause di questo spreco è particolarmente complessa. Tuttavia esistono alcune ricerche che individuano due principali motivi di fondo:

• l'acquisto eccessivo di derrate alimentari rispetto alle reali esigenze del singolo consumatore o nucleo familiare

• il superamento della scadenza in etichetta o deperimento qualitativo del cibo

SIFOOD (Science & Innovation Food District), presentato lo scorso martedì a Varese, si propone di garantire una visione d'insieme sulla filiera agroalimentare, fissando al contempo il proprio baricentro sul consumatore e sulla necessità di stimolare un consumo alimentare sostenibile ed equilibrato. Attorno a questo obiettivo ruotano una serie di attori complementari per la costituzione di un sistema alimentare allargato e integrato, in cui l'alimento è prodotto, trasformato , confezionato, distribuito, conservato , preparato e infine consumato in un'ottica di sostenibilità dell'intero ciclo di vita, di incremento dell'efficienza complessiva della catena alimentare e di minimizzazione degli sprechi.

«La sfida di SIFOOD, associazione a impronta prevalentemente industriale con forti competenze high-tech, - spiega Mauro Piloni, presidente SiFood - è di inserirsi nel contesto della filiera agroalimentare, analizzarla nella sua interezza e supportare la sua transizione verso un paradigma di sostenibilità e di riduzione degli sprechi. L'originalità, e al tempo stesso la novità, consiste nel focus che SIFOOD si impone come orizzonte di azione e cioè quello del contesto domestico. L'obiettivo è essere un veicolo che porta a un reale beneficio per il singolo cittadino. Essere rilevanti nella quotidianità domestica" è uno slogan che potrebbe riassumere l'impegno degli associati».

SIFOOD si propone di :
• stimolare l'innovazione attraverso la collaborazione tra imprese e la cooperazione pubblico-privata
• promuovere il trasferimento di know-how tecnologico tra grandi imprese, piccole e medie imprese, università e centri di ricerca
• stimolare la crescita del sistema produttivo attraverso l'innovazione di prodotto e di processo favorendo lo sviluppo di economie di scala, di nuove opportunità di collaborazione tra imprese e di start up
• sviluppare la formazione di capitale umano e la crescita dell'occupazione qualificata aumentando l'attrattività del territorio nei confronti di profili di laureati ad alto contenuto specialistico
• attrarre risorse finanziarie a livello regionale, nazionale ed europeo al fine di garantire l'autosostenibilità di lungo termine dell'associazione
• interagire con gli attori che influenzano i contesti sociali ed economici

SiFood è un'associazione tecnologica nata per sviluppare e adottare soluzioni tecnologiche innovative per la sostenibilità della catena domestica del cibo. Da agente attivo d'innovazione e trasferimento di conoscenze, SiFood punta ad aggregare un nucleo significativo di imprese di eccellenza ed enti di ricerca, nonché di istituzioni locali – a partire da alcuni tra gli attori più rilevanti del territorio lombardo e del Paese –, supportando imprese complementari per dimensioni e competenze nello sviluppo di soluzioni d'avanguardia nel settore delle tecnologie per la sostenibilità alimentare.

I focus di SIFooD:

1. la sostenibilità della filiera alimentare, con un'attenzione particolare alla fase del consumo domestico
2. il supporto continuativo alla nascita e gestione di progetti di innovazione tecnologica, in forma collaborativa (sia come associazione sia fra sottogruppi di associati)
3. la creazione di opportunità di networking (interno ed esterno)
4. la mappatura opportunità emergenti (progettuali e finanziarie) nel panorama locale, nazionale e internazionale
Il focus principale dell'attività di SiFood, si concentra nella fase della catena agroalimentare che va dall'acquisto di prodotti alimentari fino allo smaltimento dei relativi rifiuti. Nel perimetro di ricerca dell'associazione rientrano anche processi e attività propri di fasi antecedenti (come la progettazione e produzione di alimenti, il packaging e la logistica), che hanno un impatto significativo sulle dinamiche di consumo.

(foto Lyza Danger - licenza Creative Commons)

Alimentare, Ambiente & Sicurezza, sifood, varese