"Ricerca e sviluppo fattori di crescita"

Brancaleoni: "Come Vice Presidente di ANIMA e Presidente di AVR non posso non ricordare quanto sia importante per la nostra industria, sia per il mercato interno che per quello dedicato all'esportazione, poter contare su giovani ricercatori estremamente determinati e preparati ad affrontare nuove sfide".

07 mar 2013

Maurizio Brancaleoni

In un momento così delicato per il nostro Paese è meritevole di attenzione l'assegnazione – da parte della Edison - di due premi per le migliori tesi di laurea, discusse nel 2012, in Ingegneria Elettrica.

Questi due ambitissimi premi, intitolati alla memoria dell'Ing. Lodovico Priori, alto Dirigente della stessa Edison - che moltissimi di noi ricordano per la Sua alta professionalità, spessore umano, semplicità e grandi capacità di gestione, di comunicazione e formazione verso le giovani leve - sono stati consegnati a due giovanissimi neolaureati che hanno presentato le loro due tesi nel salone principale di Foro Bonaparte.

Come Vice Presidente di ANIMA e Presidente di AVR non posso non ricordare quanto sia importante per la nostra industria, sia per il mercato interno che per quello dedicato all'esportazione, poter contare su giovani ricercatori estremamente determinati e preparati ad affrontare nuove sfide.

Nel campo energetico penso alle grandi opportunità che dovremo a breve perseguire nella realizzazione di moderne centrali energetiche basate sulle energie rinnovabili (idroelettrica, geotermia e biomasse), maggiormente distribuite sul territorio, grazie anche all'enorme capacità delle nostre aziende manifatturiere produttrici di turbine, pompe, valvole caldaie e recipienti in pressione in genere.

Siamo un Paese dotato, nonostante l'attuale difficile e instabile situazione politica, di enormi capacità creative e di innovazione: la ricerca e lo sviluppo – se veramente sostenute e volute – saranno uno dei principali fattori di rinascita.

Non a caso uno dei due premiati, nella sua presentazione, ha saputo cogliere una significativa coincidenza che deve essere vista d'auspicio per tutta la futura classe dirigente.

Nella sua introduzione, Marco Ferrero, ha sapientemente ricordato la figura di due grandi innovatori in campo energetico, segnalando la curiosa ma straordinaria coincidenza di ricevere l'ambitissimo premio nella sede della Edison e nella città nella quale venne realizzata la prima centrale elettrica d'Europa.

Gli artefici di questa realizzazione furono due brillanti ingegneri, docente ed allievo prima e amici e soci poi: Giuseppe Colombo e Giovanni Battista Pirelli, a loro volta amici ed estimatori di Thomas Edison che aveva realizzato negli USA, nel 1882, la prima centrale elettrica della storia.

Proprio nel 1882 il Professor Colombo intraprese una delle sue più importanti sfide: realizzare la prima centrale elettrica in Italia, convinto della necessità di introdurre la tecnologia per la produzione di energia elettrica e convinse il consiglio comunale di Milano ad approvare il progetto. Andò negli Stati Uniti e convinse l'amico Thomas Edison a fornirgli il know-how e i macchinari necessari.
Una volta ritornato in Italia elaborò con l'ex allievo e neo-industriale Giovanni Battista Pirelli il progetto della costruzione di una fabbrica per la produzione di cavi elettrici per permettere il collegamento tra la centrale e il Teatro alla Scala.

Il progetto della Centrale di Santa Radegonda ebbe successo: la notte di Capodanno (data dell'allora inaugurazione della stagione lirica), al posto delle lampade a candela, 2880 lampadine illuminarono la Scala e portarono il futuro a Milano e in Italia.

Mi auguro che questo episodio, importante per la nostra storia energetica, permetta a questi due giovani laureati di affrontare la professione e le sfide che avranno di fronte con la stessa capacità creativa e volontà dimostrate da Thomas Edison, Giuseppe Colombo e Giovanni Battista Pirelli.

Energia, Ricerca & Sviluppo, edison