Galletti Group apre le porte agli studenti per il Pmi Day
24 nov 2015
Laura Aldorisio
Cosa hanno in comune un gelato e un sms? È la provocazione di Luca Galletti, Presidente di Galletti Group, che ha aperto le porte della sua azienda a due classi dell'Istituto Aldini Valeriani di Bologna in occasione del Pmi Day promosso da Anima.
Il premier Matteo Renzi ha scritto ringraziando gli imprenditori coinvolti perché «occorre diffondere una cultura che valorizzi la vivacità del nostro sistema produttivo, la capacità delle nostre imprese di creare lavoro e sviluppo. Imprese e scuole dovranno sempre più camminare insieme, favorendo una vera alternanza tra percorsi formativi negli istituti e percorsi di inserimento in azienda. Le piccole e medie imprese non sono soltanto una delle assi portanti della nostra economia, sono un luogo dove si crea innovazione e si tramanda conoscenza».
Luca Galletti è uno di questi imprenditori. Ammette che la provocazione lanciata ai ragazzi, studenti della terza meccanica, non è semplice: «Senza il freddo le macchine come i server non funzionano e l'sms non parte. Sia il gelato che le connessioni telefoniche hanno bisogno del freddo. La mia azienda fa questo».
L'impresa può vantare 70 anni nel settore della climatizzazione; ma i Galletti contribuirono ben prima allo sviluppo del nostro Paese. Il nonno era lattoniere, sistemava le grondaie delle case. Poi, prima dell'avvento del frigorifero, iniziò a creare gli stampi per le ghiacciaie perché i cibi si conservassero.
Ha conosciuto entrambe le guerre. Durante il secondo conflitto mondiale l'azienda subì ingenti danni. Negli anni '50 Bologna si affermò come la patria del motociclo e Galletti fece la componentistica per le grandi case. Lavoravano la lamiera per Morini, Ducati e simili.
Poi il mercato ha posto richieste nuove. Oggi Galletti group racchiude sette realtà impegnate nel trattamento dell'aria, della climatizzazione e dell'energia rinnovabile per un totale di circa 450 dipendenti. Il gruppo ha investito 12milioni di euro in 3 anni. Le linee sono in ampliamento. Oggi vengono prodotti 10mila articoli tra prodotti finiti e componenti. Lavorano la lamiera fino al prodotto finito. «Rimboccarsi le maniche, imparare le lingue ed essere curiosi sono le prime esigenze. Poi bisogna essere preparati sulle competenze specifiche come disegno tecnico, meccanico, elettronico, progettazione, macchine a controllo numerico. Per me la discriminante non è tanto sapere cosa hai fatto, ma cosa hai intenzione di fare».
Prima della visita in azienda vengono illustrati agli studenti i principali componenti della climatizzazione. I ragazzi interagiscono, sono appassionati. Alla soglia dello stabilimento Luca Galletti chiede: «che cosa ne pensate?» la risposta spiazza ma dice tutto: è una cosa furba. L'azienda italiana ha ancora tutti i numeri per essere attrattiva e per insegnare imparando.
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