Bilanci d'Acciaio: negativi i numeri della filiera

Nel 2015 il fatturato e l'utile sono in calo

22 nov 2016

i.n.

Nel 2015 il fatturato e l'utile sono in calo

È stato presentato lo studio "Bilanci d'Acciaio", un'analisi economico-finanziaria basata sui risultati di bilancio 2015 di 3400 imprese italiane dell'acciaio, curata dall'Ufficio studi di Siderweb con un commento dell'Università degli Studi di Brescia. La presentazione, tenutasi a Milano il 9 novembre scorso, è stata l'occasione per un confronto tra i rappresentanti del settore, che hanno commentato la situazione generale della filiera. «I numeri che emergono ci raccontano di una realtà "sfilacciata", dove il divario tra le imprese più competitive e quelle meno performanti si sta ulteriormente ampliando», ha affermato Emanuele Morandi, presidente di Siderweb.

Dall'analisi, emerge che il fatturato e l'utile sono in calo: nel 2015 il giro d'affari delle imprese analizzate è stato di 36,6 miliardi di euro, in calo del 10,1% rispetto al 2014 (40,7 miliardi di euro). E l'utile peggiora del -95%: per il 2015 si parla di 7,002 milioni di euro, rispetto ai 149,6 milioni di euro del 2014. Il margine operativo lordo rimane invece stabile a 2,5 miliardi di euro. La situazione alle spalle di questi dati è una diminuzione della produzione di acciaio nel 2015, del 3% nel mondo e del 7% in Italia, con conseguenze inevitabili sulle imprese siderurgiche. Claudio Teodori, professore dell'università di Brescia, ha affermato che «l'incidenza complessiva del valore aggiunto caratteristico sul fatturato nel triennio 2013-2015 cresce progressivamente seppur in misura limitata, passando dal 13,8% al 15,5%».

Uno dei temi affrontati durante la tavola rotonda è stato quello della concorrenza dei produttori cinesi, che ha provocato un aumento delle importazioni (+20%) e un calo delle esportazioni (-5%). «La competizione è globale e, pertanto, qualsiasi correzione o protezione non può essere considerata che una soluzione temporanea», ha affermato Francesco Rondinelli, responsabile acquisti di Cnh Industrial. «Consentire alla Cina di essere un'economia di mercato e ricorrere solo successivamente all'istituzione di dazi potrebbe rappresentare una pratica complessa», ha dichiarato Enrico Laghi, commissario straordinario di Ilva.

Per quanto riguarda Ilva, è atteso il parere sui piani ambientali presentati dalle cordate in campo per l'acquisizione degli asset nel corso della prossima settimana, ha dichiarato Laghi.

Al termine del pomeriggio di lavori, è stato consegnato il premio «Bilancio d'Acciaio».

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