Bonomi: "Subito il conto energia termico"

Il Presidente di ANIMA plaude alla posizione del Presidente dell'AEEG sulle rinnovabili termiche espressa in un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera.

13 gen 2012

Il Presidente di ANIMA Sandro Bonomi si associa alla presa di posizione sulle rinnovabili termiche e l'efficienza energetica espressa questa mattina da Guido Bortoni, Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Nell'intervista, Bortoni ha dichiarato che le fonti rinnovabili sono essenziali per uno sviluppo sostenibile, ma quelle elettriche non possono gravare solo sui consumatori, mentre occorre intensificare gli sforzi sul fronte delle rinnovabili termiche e soprattutto dell'efficienza energetica, "perché si possano generare significative ricadute positive sulla filiera industriale nazionale".

"Come ha dichiarato il Presidente Bortoni, ciò significa rendere competitivo il nostro Bel Paese pronto a fronteggiare la crisi con armi adeguate - ha commentato Bonomi - L'Italia è uno dei paesi leader nel mondo nella produzione delle rinnovabili termiche, tecnologie che, rispetto alle rinnovabili elettriche, costano meno, sono più efficienti, vengono prodotte in Italia e non impattano sulla rete elettrica, provocando imprevisti ed onerosi sovraccarichi di tensione".

Federazione ANIMA è fortemente impegnata nella promozione e sviluppo delle rinnovabili termiche, attraverso le principali associazioni di settore attive in questo settore: Assotermica, Climgas, Coaer e Italcogen. Questo comparto fattura ogni anno 4,5 miliardi di euro con una quota export del 54% e negli ultimi 5 anni ha investito in Italia complessivamente più di 1,1 miliardi di euro.

"Con il nuovo Governo stiamo continuando a lavorare rispetto alle indicazioni suggerite ai precedenti legislatori. - aggiunge il Presidente di ANIMA - Risulta sempre più urgente varare quanto prima un Conto energia per le Rinnovabili termiche, proposta sulla quale lavoriamo assiduamente con i Ministeri e le Commissioni Parlamentari preposti da ormai un anno".

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