Buone prospettive per il gas

Uno studio realizzato da Frost & Sullivan stima una forte crescita per il mercato delle turbine a vapore e a gas nell'Europa occidentale, dopo la crisi del biennio 2009-2010.

03 ott 2011

Uno studio realizzato da Frost & Sullivan stima una forte crescita per il mercato delle turbine a vapore e a gas nell'Europa occidentale, dopo la crisi del biennio 2009-2010.

Gli ordini effettuati ai produttori fra il 2007 e il 2008, un biennio d'oro per il mercato, sono stati di sostegno nei periodi di difficoltà. Evasi questi ordini, il mercato si è posizionato su livelli più bassi, che però dovrebbero riprendere vigore a partire dal 2012, nonostante le incertezze riguardanti il mercato del carbone, la legislazione nel settore energia e gli aumenti imminenti dei prezzi dei beni di consumo.

L'analisi, intitolata "Western European Gas and Steam Turbines Market", indica un giro d'affari di 473 milioni di dollari nel 2010, che presumibilmente raggiungerà i 2,1 miliardi di dollari nel 2017. "La domanda di energia elettrica sia da parte delle economie sviluppate che di quelle emergenti insieme allo smantellamento delle centrali elettriche termiche convenzionali come pure delle centrali nucleari sono i fattori chiave che guidano il mercato delle turbine a gas e a vapore nell'Europa occidentale - commenta Pritil Gunjan, analista di Frost & Sullivan - L'elevata necessità di sostituzioni riscontrata nel Regno Unito, Germania, Francia e Italia in seguito al processo di smantellamento e al bisogno di adeguarsi alle nuove normative alimenteranno la domanda per le turbine a gas e a vapore in tali Paesi".

Secondo gli analisti, il mercato riprenderà slancio tra il 2012 e il 2014. "Ci aspettiamo un ulteriore sviluppo anche per quanto riguarda altre tecnologie rispettose dell'ambiente quali ad esempio la cogenerazione, che contribuirà alla domanda delle turbine a vapore", aggiunge Gunjan.

La recente insicurezza economica e la crisi finanziaria globale rappresentano i principali limiti nel breve periodo, ritardando l'avvio dei progetti già pianificati. "Considerando che l'Europa controlla soltanto il 3 per cento delle riserve mondiali di gas, c'è da aspettarsi che la maggior parte della domanda sarà soddisfatta dalle importazioni, aumentando così la dipendenzai", avverte Gunjan. "Tuttavia, è probabile che le recenti prospettive per le centrali a gas non convenzionali in Europa e negli Stati Uniti ridurranno la pressione per gli approvvigionamenti di gas naturale nel futuro".

"Le attraenti opportunità di crescita nelle regioni emergenti di Medio Oriente, Africa e Sudest asiatico sosterranno lo sviluppo del mercato", conclude Gunjan. "Inoltre, l'enfasi su miglioramenti tecnologici quali aumentata efficienza, gas di sintesi, flessibilità del carburante e cattura delle emissioni guideranno le opportunità di crescita."

Energia, Economia, mercato gas