Caldo in città: ritrovo alla casa dell'acqua

Da semplici fontanelle a luoghi di aggregazione sociale. Con l'arrivo dei primi caldi i Chioschi dell'acqua diventano un punto di ritrovo per la cittadinanza: lo dimostrano i dati della ricerca CRA Nielsen per Aqua Italia.

25 giu 2013

Con l'arrivo del caldo, il consiglio degli esperti è di bere sempre molta acqua per riequilibrare i liquidi persi. Sono più di 800 i Chioschi dell'Acqua censiti sul territorio nazionale che offrono acqua naturale, refrigerata e talvolta gassata gratuita o a fronte di un costo irrisorio (5cent di euro al litro per quella refrigerata e/o gassata).

Da un interessante studio incentrato sulla propensione al consumo di acqua potabile del rubinetto trattata e non, commissionato all'Istituto indipendente CRA Nielsen da AQUA ITALIA (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad ANIMA-Confindustria) emerge che il 53,5% degli italiani conosce l'esistenza del servizio e, nel dettaglio, il 16,4% di questi vive in un comune che possiede un Chiosco dell'Acqua e il 37% vive in una località che non lo possiede ma se fosse proposta l'iniziativa, aderirebbe di certo. Numeri che non hanno certamente fatto gioire chi commercia acqua in bottiglia.

I Chioschi dell'acqua sono diventati uno strumento di dialogo tra le amministrazioni locali e i propri cittadini, veicolando una nuova cultura dell'acqua, un bene da rispettare e salvaguardare, una risorsa pubblica di qualità. Queste installazioni hanno creato un punto di aggregazione e di riferimento per i residenti di ogni età e sono stati spesso l'occasione per riqualificare parchi e strutture in disuso come fontane pubbliche, ex lavatoi, eccetera.

In particolare, poi, i Chioschi contribuiscono a promuovere il concetto di "mondo sostenibile". A titolo esemplificativo, valutando il prelievo annuo di 300.000 litri da un Chiosco si ottengono:

200.000 bottiglie PET da 1,5 l prodotte in meno;
60.000 kg di PET in meno (30g/bottiglia);
1.380kg di CO2 risparmiati per la produzione di PET;
7.800 kg di CO2 in meno per il trasporto (stimando una media di 350km)

Si tratta, quindi, di un vero servizio al cittadino volto a ridurre e limitare le emissioni di gas serra (2002/358/CE) e orientato a modificare gli attuali modelli di consumo in ambito di prevenzione dei rifiuti ( 2008/98/CE), oltre ad essere una attività finalizzata all'attuazione del principio dello sviluppo sostenibile (D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 (TUA)).

AQUA ITALIA e Federutility hanno pubblicato due edizioni del "Manuale operativo dei Chioschi dell'Acqua" (ed un terzo è in arrivo) che analizza nel dettaglio le carattersitiche di queste strutture, la gestione e i costi oltre ad alcuni esempi applicativi.

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