Export 2017 verso Iran: una corsa a 420 milioni di euro all'anno

Le esportazioni della meccanica volano verso l'Iran

10 mag 2018

Si è conclusa la Fiera Oil Show 2018 a Teheran: un appuntamento cruciale per le imprese che sono coinvolte nelle tecnologie dedicate al settore.

Non poteva mancare, quindi, una presenza italiana.

Ice e Anima Confindustria hanno realizzato e promosso una collettiva di aziende in fiera: per questa occasione l'Ufficio studi di Anima Confindustria ha elaborato i dati di export della meccanica italiana verso il Paese iraniano.

In due anni le esportazioni sono cresciute di circa 100 milioni di euro dal 2015 al 2017 (con un incremento del +2,4% dal 2016 al 2017).

Nel 2017 le aziende associate ad Anima Confindustria hanno registrato un volume di affari verso l'Iran pari a 420 milioni di euro circa.

Se osserviamo il trend storico delle esportazioni meccaniche italiane verso il Paese iraniano è evidente il rallentamento degli scambi commerciali dovuto all'embargo negli anni 2013-2017.

Per la prima volta, a consuntivo 2017, possiamo dire di essere tornati ai livelli del 2012, quando l'ammontare del valore dell'export era pari a 422 milioni di euro.

«L'imprenditoria è sempre favorevole alla crescita e mai a politiche di protezionismo. Ritengo che ogni chiusura o barriera imposta, siano sempre una sconfitta per l'economia globale e l'evoluzione del pianeta. Le nostre imprese hanno appena ripreso a ricevere nuove commesse ed opportunità dall'Iran. – dichiara Alberto Caprari, presidente di Anima Confindustria - Non possiamo subire una scelta, che parrebbe forzata, tra esportare negli Stati Uniti od in Iran. Non è più tempo di visioni locali, in un contesto altamente globalizzato ed interconnesso. E le imprese lo sanno bene. Come dichiarato dal presidente Boccia "è una situazione difficile e delicata che può farci del male". Se non la gestiremo a dovere, rischia di essere vanificato tanto lavoro fatto in questi anni per aiutare le imprese europee ad essere presenti in Iran come in altri paesi del medio oriente. Alla fiera Iran Oil Show 2018, terminata oggi a Teheran, erano presenti numerose aziende da tanti Paesi europei come Italia, Francia, Germania, Spagna, ed Olanda. Solo le imprese italiane presenti erano più di 60 e sono risultate - ancora una volta-tra le più apprezzare a giudicare dalle presenze sugli stand. Rispetto al 2015, ultimo anno di sanzioni USA, l'export di tecnologia italiana rappresentata da Anima Confindustria è cresciuto del 33%, dato che ci fa capire quanto le aziende iraniane preferiscano le tecnologie italiane. Non possiamo permettere che esse siano limitate ad accedervi. Speriamo prevalga la ragionevolezza e la forza dell'Europa, unita al riguardo».

Nel dettaglio, le turbine a gas sono le tecnologie più richieste e rappresentano circa un quarto del totale con una porzione pari a 105 milioni di euro nel 2017.

Solo nel 2015 gli scambi commerciali delle turbine erano fermi a 53 milioni di euro. Un andamento molto simile lo mostra la caldareria con un incremento del commercio del +52,9% rispetto all'anno scorso.

L'export ammonta a 43 milioni di euro partendo dai 18 milioni di euro del 2015.

Si riduce, invece, la richiesta dei macchinari e gli impianti per il sollevamento e il trasporto (-13,1%) così come delle pompe (-45,1%) e degli impianti termici (-29,3%).

Incrementano le vendite le valvole e i rubinetti (+16,7% nel 2017 rispetto al 2016), per un totale di 40 milioni di euro, e così anche i forni industriali (+33% nel 2017 sul 2016) per un totale di 25 milioni di euro.

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