Fisco, infrastrutture, energia: oggi l'Assemblea Confindustria

«Siamo un Paese straordinario, capace di scatti di orgoglio eccezionali, dateci stabilità politica». Così Squinzi all'apertura dell'assemblea annuale di Confindustria alla presenza, fra gli altri, del presidente del Consiglio Enrico Letta. «Gli strumenti ci sono, ma serve la concretezza del Governo».

23 mag 2013

c.f.

«Siamo un Paese straordinario, capace di scatti di orgoglio eccezionali, dateci stabilità politica». Così Squinzi all'apertura dell'assemblea annuale di Confindustria alla presenza, fra gli altri, del presidente del Consiglio Enrico Letta. «Gli strumenti ci sono, ma serve la concretezza del Governo».

Fra i temi toccati nel corso della mattinata credito e fisco, supporto di chi crea ricchezza e la distribuisce, trasparente e rispettoso dei diritti dei cittadini e delle imprese.
Ma anche semplificazione e, in particolare, riorganizzazione della Pa «per la quale è indispensabile la riforma del titolo V».

Altra priorità evidenziata è quella di far ripartire gli investimenti in infrastrutture, «aumentando le poste a questo destinate, incentivando gli enti locali alla realizzazione delle opere pubbliche, modificando assolutamente le regole del patto di stabilità interno».

E a un anno esatto dal terremoto dell'Emilia Romagna appare di stringente attualità la necessità di far partire il piano contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza sismica: «Dagli anni ottanta subiamo danni da eventi calamitosi quantificabili in 3,5 miliardi di euro anno. Senza contare il tributo drammatico di vite spezzate».

Nervo scoperto del nostro Paese, tanto da pregiudicarne la ripresa, è inoltre l'alto costo dell'energia: «Non possiamo più permetterci un costo dell'energia elettrica superiore mediamente del 30% rispetto ai nostri concorrenti europei». Le cose vanno meglio sul fronte del gas, dove si è riusciti «ad allineare il prezzo ai livelli medi dell' eurozona e a riequilibrare le componenti parafiscali. interventi che valgono grosso modo 1,7 mld di euro». Dalla risoluzione di questi problemi, in sintesi, passa il futuro della competitività delle nostre imprese.

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