Fortis: rilanciare l'economia reale

Scarica (in fondo alla pagina) la presentazione di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, alla Conferenza Stampa ANIMA 2013

Intervista a Marco Fortis - Cambio di rotta in Europa e un governo stabile per rilanciare l'economia reale

L'export, nostro punto di forza, mostra qualche segno di cedimento.
Ci troviamo in una situazione tale per cui l'export non è al momento sufficiente per sostenere il Pil, principalmente a causa dalla caduta dei consumi, degli investimenti e da una spesa pubblica ormai bassa. È da toppo tempo che non ci sono più investimenti importanti in ambiti chiave per lo sviluppo come, ad esempio, le infrastrutture. Ma la verità è che un'economia non può in ogni caso basarsi solamente sull'export: è fondamentale una domanda interna.

Come abbiamo permesso questa "eutanasia" della domanda?
A monte di questo calo della domanda interna vi è in primo luogo un errore da parte dell'Europa, che ha preteso di poter applicare la cura dell'austerità senza crescita. L'Italia è stata, in questo modo, vittima di una cura troppo severa che è andata ad intaccare l'economia reale, una cura di cui davvero non si sentiva il bisogno: fino ad alcuni anni fa l'associazione fra il nostro paese e, ad esempio, la Spagna non sembrava così naturale come appare oggi. Ma l'Europa ha in questo modo danneggiato se stessa visto che un'Europa in crisi significa un sistema con scambi ristretti. Tanto che anche la Germania stessa ne risentirà: uno stato che cresce dello 0,5%, infatti, senza una adeguata domanda interna avrà bisogno anche di un'Italia forte.

Quali passi per rilanciare l'economia reale?
Un ottimo passo in avanti di questo ultimo periodo è senz'altro l'annunciata parziale restituzione alle imprese dei debiti della pubblica amministrazione. Naturalmente per procedere in questa direzione e per mettere in essere simili iniziative serve uno sviluppo e, soprattutto, serve un governo; un governo che provveda, anche se per un limitato periodo di tempo, a tenere nel binario e non farci deragliare.