Il manifatturiero tira la ripresa

Nei primi cinque mesi dell'anno le esportazioni crescono a ritmi "tedeschi": +17% contro il +17,7% dei nostri storici competitor. Un trend che potrebbe però attenuarsi nella seconda parte dell'anno, secondo uno studio Prometeia - Intesa SanPaolo.

03 ago 2011

Redazione economia

Il dato arriva dallo studio sui settori industriali elaborato da Prometeia e Intesa Sanpaolo: nei primi cinque mesi di quest'anno l'export italiano nel settore manifatturiero, al netto del comparto energetico, è cresciuto del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un tasso molto vicino da quello tedesco (+17,7%). Esportazioni che spingono il fatturato del made in Italy manifatturiero, che tra gennaio e maggio mette a segno una crescita dell'11%, anche grazie a un recupero dei prezzi, mentre permane una sostanziale debolezza della domanda interna. Il trend positivo sui mercati esteri - rilevano gli analisti di Prometeia - potrebbe però attenuarsi nella seconda parte dell'anno.

Tra i settori più dinamici sui mercati esteri spiccano metallurgia e farmaceutica, con tassi addirittura superiori a quelli tedeschi, ma tirano anche elettrotecnica e intermedi chimici. Andamento meno dinamico, ma sempre positivo, anche per automotive e meccanica. In difficoltà, invece, mobili ed elettrodomestici, che penalizzate nelle esportazioni dall'essere stretti nella morsa tra prodotti di fascia alta e articoli low-cost provenienti dai paesi emergenti.

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