Ilva e Monfalcone. Caprari: "Torniamo a fare impresa"

Torniamo a fare impresa. Dalla meccanica italiana arrivano commenti positivi dopo il via libera del governo al decreto che consente di sbloccare il sito di Fincantieri a Monfalcone e di evitare lo spegnimento dell'altoforno 2 all'Ilva di Taranto.

06 lug 2015

l.a.

Torniamo a fare impresa. Dalla meccanica italiana arrivano commenti positivi dopo il via libera del governo al decreto che consente di sbloccare il sito di Fincantieri a Monfalcone e di evitare lo spegnimento dell'altoforno 2 all'Ilva di Taranto.

"Come Federazione della Meccanica esprimiamo apprezzamento per l'azione del governo sul fronte Ilva e riguardo al nostro associato Fincantieri con il recente Decreto approvato in proposito - ha affermato Alberto Caprari, presidente ANIMA/Confindustria, che rappresenta 44 miliardi di fatturato per il 59% da Export e mille aziende meccaniche.

"L'attesa risposta ed intervento del Governo in questioni delicate ma fondamentali, come i casi Ilva e Fincantieri danno - finalmente - l'impressione di tornare a fare impresa in un paese normale. C'è ancora molto da fare naturalmente, ma questi sono segnali positivi importanti, che le imprese debbono avere per riprendere fiducia nelle istituzioni. Si auspica che anche l'atteggiamento della Magistratura ed Enti di salvaguardia vada presto a modificarsi, per proteggere finalmente le imprese virtuose che fanno economia e danno lavoro. L'applicazione automatica dei disposti legislativi, senza calarsi nella misura effettiva della problematica in questione, crea un danno enorme al paese intero. ANIMA/Confindustria e le imprese della meccanica sono sempre pronte a collaborare per costruire un assetto equilibrato e sostenibile."

Energia, Edilizia, Movimentazione e logistica, Sicurezza e ambiente, Industria varia, Politica, ilva, fincantieri