In sei per rilanciare il Made in Italy

Il Ministero dello Sviluppo economico mette in campo una squadra di imprenditori per rilanciare le eccellenze del nostro paese. Simone Bettini presiede il tavolo Automazione - Meccanica - Mobilità.

09 set 2011

Redazione economia

In vista degli Stati generali del Commercio con l'Estero, in programma il 28 e 29 ottobre, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Catia Polidori, ha presentato venerdì la "La squadra del Made in Italy", un team di sei imprenditori, coadiuvati dal consigliere per l'export di Berlusconi, Massimo Calearo, che hanno l'obiettivo di avanzare suggerimenti e proposte per rilanciare il made in Italy. Si tratta di imprenditori - ha ricordato la Polidori - "che ogni giorno si confrontano con i veri problemi delle imprese". Ad ognuno è stato affidato un tavolo settoriale, che al termine dei lavori dovrà redigere un documento contenente proposte concrete.

I sei big. La squadra è composta da Gian Luca Rana, dell'omonimo pastificio, che presiederà il tavolo sull'agroalimentare, Luca Poncato di Pegoraro Gas Technologies (energia e ambiente), Roberto Snaidero di Federlegno (arredo e sistema casa), Simone Bettini presidente di Confindustria Firenze e di Rosss Spa (automazione-meccanica-mobilità), Maurizio Marinella dell'omonima azienda (abbigliamento) e Rodolfo Ortolani di Unicredit (servizi). Affiancheranno gli imprenditori le associazioni datoriali (Confapi, Confindustria, Rete Italia, Confagricoltura), Unioncamere, Assocamerestero, i funzionari dello Sviluppo economico e degli Esteri e quelli dell'Istituto per il Commercio Estero, abolito prima dell'estate.

Individuare criticità e interventi. Gli imprenditori metteranno a disposizione la propria esperienza per condividere le criticità che i principali settori produttivi nazionali incontrano nel processo di internazionalizzazione; l'obiettivo è individuare, insieme a governo e istituzioni, interventi possibili a livello nazionale e multilaterale per definire le priorità del Sistema-Italia nella sfida globale.

L'export tira, nonostante tutto. "E' il momento di agire sull'unica voce positiva della nostra economia, che da sola vale il 25 per cento del nostro PIL", ha ricordato Polidori, citando alcuni dati: nel mese di luglio il valore complessivo delle vendite all'estero ha toccato la cifra record di 16 miliardi di euro e nei primi sette mesi dell'anno il tasso di crescita delle nostre esportazioni, pari al +17%, si è avvicinato a quello tedesco, raggiungendo un valore di quasi cento miliardi di euro.

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