Infrastrutture, l'Australia cerca meccanica italiana

Il 3 luglio scorso in Assolombarda l'industria italiana ha incontrato una delegazione australiana, fra i partecipanti anche il ministro delle Finanze Mathias Cormann. VIDEO

10 lug 2015

Redazione

Australia, sembra il momento migliore per investire in infrastrutture e meccanica.

Trasporti, housing, ma anche green economy e gestione dell'acqua i settori di cui necessitano di un maggiore sostentamento estero. In un Paese ricco di materia prima e alla ricerca di tecnologia specializzata, per esempio italiana.

Se ne è parlato il 3 luglio scorso in Assolombarda, nel corso di un seminario organizzato insieme all'Australian Trade Commission, in cui l'industria italiana ha incontrato una delegazione australiana, fra i partecipanti anche il ministro delle Finanze Mathias Cormann.

L'Australia è ormai in crescita continua da 25 anni, e tre anni fa ha raggiunto il livello più alto di investimenti stranieri (cinesi al primo posto). Oggi il capitale finanziario che i paesi esteri decidono di investire inizia a decrescere, e considerando una popolazione australiana in crescita del +2% annuo – di cui la metà dovuta all'immigrazione di giovani – le possibilità di business sono a livello ottimale.

Il servizio con l'intervista a Hugh Morgan, principal di First Charnock e Alessandro Spada, vicepresidente Assolombarda

Fra i relatori del convegno: Simone Desmarchelier, Senior Trade & Investment Commissioner dell'Australian Trade Commission (Austrade), Graham Bradley, Chairman di Infrastructure NSW, Grant Smith, Senior Managing Director di Macquarie Group, Michele Angelo Verna, Ceo di Assolombarda, Andrea Napoletano, Director Foreign Direct Investment Unit

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