Innovazione e industria 4.0

Una scommessa importante per la meccanica

26 ott 2017

Articolo pubblicato su L'Industria Meccanica n. 711

Open to Innovation è il titolo dell'evento realizzato in occasione dell'assemblea generale della Federazione Anima che ha coinvolto imprese, enti e istituzioni, al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, per fare il punto su Innovazione e Industry 4.0 e confrontarsi con i dati di consuntivo 2016 e revisioni 2017 del settore dell'industria meccanica realizzati dall'Ufficio studi Anima.

Al centro delle riflessioni anche gli effetti dell'iperammortamento.

A partire dai numeri. I dati degli investimenti segnano che, se tra il 2015 e il 2016 avevano segnato appena un +0,3%, è prevista una crescita del +13,3% per il 2017.

È stata anche l'occasione per formulare alcune richieste al Governo a tutela dell'industria meccanica italiana. In particolare il presidente di Anima Alberto Caprari ha richiamato la necessità di un prolungamento dell'iperammortamento, una misura che ha dato prova di essere stimolo forte per le aziende e di cui stiamo vedendo i benefici concreti. Anche psicologico. L'attuazione della Sen (Strategia energetica nazionale) per realizzare i provvedimenti attuativi utili a mantenere l'accordo di Parigi Cop 21, al fine di promuovere le migliori tecnologie italiane. Rimane inoltre urgente il controllo di mercato da effettuare tramite strumenti efficaci, per la tutela dei prodotti di qualità ed Marchio CE delle produzioni italiane originali. Oltre alla necessità per le imprese di essere supportati da una miglior efficienza nella pubblica amministrazione per far risparmiare tempo ed energie alle aziende.

L'intervento del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il discorso di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria hanno tracciato un bilancio positivo su quanto fatto finora, e al contempo segnato la strada da percorrere. «Il Piano Nazionale Industria 4.0 con i suoi incentivi non è una fiammata ma una strategia coerente » ha detto il ministro, «Serve un piano aperto e di lungo periodo. Voglio estendere il tempo di esecuzione. L'idea che l'Italia non possa fare un percorso di crescita con un manifatturiero che aggancia la domanda internazionale è un'idea che dobbiamo combattere».

"Open to Innovation!" è stato un evento arricchito sia da contributi specialisti che da uno stimolante confronto in tavola rotonda, avvenuto tra uomini d'impresa. Sono spunti e testimonianze concrete di aziende, che non hanno aspettato gli incentivi per lanciare la rivoluzione 4.0, ma l'hanno interpretata secondo le esigenze della fabbrica o dei clienti. Una scommessa importante, che per molti sta già dando utili frutti.

In particolare le tecnologie alimentari, le valvole industriali e la caldareria hanno investito milioni di euro in tecnologie 4.0 per i processi e i prodotti sia nel 2016 che nel 2017, in forza della sola misura dell'iperammortamento applicata a beni materiali e immateriali, così come indicato dagli allegati A e B del Piano ministeriale.

La tabella evidenzia come la crescita dei settori "di ingresso" del 4.0 in azienda sia ben più incisiva (+6,4% come produzione e + 16,9% come investimenti) rispetto alla media dei comparti Anima.

Export della meccanica
L'export nel 2016, rispetto all'anno precedente, è cresciuto del +0,9%. Secondo le previsioni 2017, si esporterà un valore di merci pari al +2,5%. Si passa perciò dai 26,3 miliardi di euro del 2016 ai 26,9 miliardi di euro nel corso di quest'anno. La quota export 2016 ha rappresentato il 58,4% del totale delle produzioni, mentre nel 2017 si stima sarà pari al 57,8%.

Risulta evidente pertanto, il contributo positivo apportato dal mercato interno italiano, che sta mostrando segni di ripresa.

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