L'unico modo per competere è l'informatica

Tecnest fornisce soluzioni informatiche e organizzative, racconta come è cambiata la piccola e media impresa italiana.

05 giu 2014

Schermi touch screen, sofisticate tecnologie digitali, centri di controllo intelligenti e software che consentono di pianificare e monitorare la produzione da qualsiasi parte del mondo.

Entrare oggi in una fabbrica è un'esperienza molto più futuristica rispetto a qualche anno fa: la meccanica ha lasciato il posto all'elettronica, integrata con l'informatica, modificando lo scenario.

Un cambiamento che non è solo esteriore, ma ben più profondo: «Le piccole e medie aziende, che costituiscono l'asse portante dell'economia italiana, sono sempre più proiettate verso l'estero, si affidano molto di più all'outsourcing e hanno la necessità di ottimizzare al massimo tempi e costi, senza potersi più permettere sbavature».

Parola di Tecnest, azienda fondata nel 1987 e specializzata nella fornitura di soluzioni informatiche ed organizzative per la pianificazione, il controllo e la gestione dei processi di produzione e della supply chain, ha visto il mondo produttivo cambiare radicalmente e trasformarsi: «Una volta esistevano le fabbriche "monolitiche", in cui si faceva quasi tutto internamente – afferma Fabio Pettarin, uno dei soci fondatori e presidente di Tecnest -. Oggi la situazione è diventata più complessa, le piccole e medie aziende sono inserite in una catena più articolata: ogni nuovo ordine che arriva deve essere gestito tenendo conto dei fornitori che intervengono sempre di più a monte, a valle e nel corso del processo produttivo, occupandosi non solo dell'approvvigionamento delle materie prime, ma anche di specifiche lavorazioni o dello stoccaggio in magazzino e della logistica».

L'obiettivo è sempre servire il cliente finale al meglio e al minor costo possibile per il sistema, ma il modo per riuscirci, in questi ultimi anni, è radicalmente cambiato.

Per competere sul mercato è necessario un approccio sistemico nella gestione del flusso di informazioni, materiali e processi, tenendo conto della complessità data dall'intervento di numerosi fornitori e terzisti e dalla presenza di stabilimenti multipli in Italia e all'estero. Attraverso la sincronizzazione di tutti i nodi che costituiscono la supply chain si ottengono risultati positivi concreti: «Con una gestione unica di tutte le fasi è possibile prevedere in anticipo i processi, con risultati tangibili: l'affidabilità nelle date di consegna aumenta fino al 40%, l'efficienza di produzione cresce del 20%, mentre la percentuale di scarti e prodotti non conformi scende significativamente. I tempi decisionali a livello manageriale diminuiscono fino al 60% – dichiara il presidente di Tecnest".

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