La "Abe-nomics" fa bene all'export italiano

Giappone controcorrente, e i risultati si vedono. Mentre in Europa l'auserity continua a dettare le linee guida della politica economica, la "Abenomics", la ricetta del nuovo Primo ministro giapponese Shinzo Abe, ha espanso la base monetaria con l'obiettivo di raddoppiare il tasso di inflazione, provocando effetti positivi anche per le esportazioni italiane, aumentate del 33,46% in tre mesi.

06 mag 2013

Giappone controcorrente, e i risultati si vedono. Mentre in Europa l'auserity continua a dettare le linee guida della politica economica, la "Abenomics", la ricetta del nuovo Primo ministro giapponese Shinzo Abe, ha espanso la base monetaria con l'obiettivo di raddoppiare il tasso di inflazione, provocando effetti positivi anche per le esportazioni italiane, aumentate del 33,46% in tre mesi.

Nel primo trimestre del 2013 si è già sviluppato un sensibile aumento dei consumi e, in generale, dell'attività economica.

L'effetto combinato della nuova politica e della conseguente svalutazione dello yen, è stato molto positivo sulle importazioni dall'Italia. Infatti, l'aumento delle esportazioni italiane verso il Giappone, nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012, è stato pari al 33,46% (l'euro, nello stesso periodo, si è rivalutato del 14% circa).

Nel solo mese di marzo l'aumento delle esportazioni italiane è stato pari al 48,5% (contro una rivalutazione dell'euro del 12% circa).

Per approfittare al massimo di questa fase espansiva dell'economia e dei consumi, è fortemente auspicabile un aumento delle attività di promozione e di marketing in questo mercato.

Energia, Edilizia, Alimentare, Movimentazione e logistica, Sicurezza e ambiente, Industria varia, Economia, ABENOMICS