La meccanica dice sì alle Olimpiadi

Secondo Bonomi di ANIMA, gli imprenditori italiani sono pronti ad impegnarsi nel progetto di candidare Roma come sede dei prossimi Giochi Olimpici, occasione per rilanciare investimenti, sviluppo economico e occupazione.

09 feb 2012

"Gli imprenditori italiani sono pronti ad impegnarsi nell'investimento che le Olimpiadi 2020 rappresentano per il nostro Paese": è questo il commento a caldo di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, Federazione della Meccanica Varia e Affine di Confindustria, in vista di una possibile candidatura di Roma ai prossimi Giochi Olimpici del 2020. "Invito il premier a proseguire nella promozione dell'Italia quale nazione attenta, pronta e capace di sostenere eventi di respiro mondiale. L'Italia si candidi per accogliere i giochi olimpici e si concretizzi un'ulteriore occasione per dare impulso alla crescita e all'occupazione".

Per la Federazione della meccanica varia, l'evento sarebbe un'occasione per rinnovare le infrastrutture e dare nuova spinta agli investimenti italiani ed esteri, con positive ricadute sul mercato interno, paralizzato da ormai 20 anni. "Le aziende della Meccanica, che ANIMA rappresenta, potrebbero così avere di nuovo un mercato interno cui offrire le proprie forze lavoro e tecnologie tanto apprezzate all'estero da rappresentare in molti casi il 70% del loro fatturato. Sottoscriviamo pienamente, perciò, la richiesta di candidatura avanzata dalla Presidente Marcegaglia", ha aggiunto Bonomi.

La richiesta di candidare il nostro Paese come sede delle Olimpiadi 2020 è arrivata nei giorni scorsi al premier Mario Monti attraverso un appello di sessanta sportivi italiani; proposta subito rilanciata dal numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia.

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