La meccanica nella scacchiera geopolitica

I risultati del sondaggio di Industria Meccanica sull'export

22 nov 2016

Brexit, Ttip, crisi in Medio Oriente, elezioni americane, Cina come economia di mercato e sanzioni in Russia. Sono tra gli argomenti di discussione nel convegno "Quale export per il 2017", organizzato da Anima presso la sede del Sole 24 ore il 25 novembre.

In preparazione all'evento l'Industria meccanica ha creato un sondaggio ad hoc, per capire quali sono i temi più interessanti dal punto di vista delle imprese. Il campione è costituito da 100 aziende associate ad Anima.

Dai risultati emerge che il 54% degli intervistati esporta negli Usa, mentre il 45% non ancora. Risulta dunque un mercato di sbocco fondamentale per la meccanica, ma probabilmente ancora di difficile accesso. Durante la giornata del 25 si analizzerà come hanno influito la corsa presidenziale e le sanzioni russe, che hanno dirottato le esportazioni verso l'America, i trattati internazionali ancora in bilico, e quanto le barriere all'ingresso ostacolino il commercio.



Nel dettaglio, è stato chiesto alle imprese quanto il Ttip potesse favorirle o meno.
Dai risultati è evidente come l'argomento sia distante dalle considerazioni del panel, che per un 67% non ha risposto o ha risposto di non sapere. Solo il 10% lo ha dichiarato un fattore positivo.

Le aziende del settore hanno filiali in Turchia e considerano il paese un buon partner commerciale. Il 66% del panel esporta, il 34% non ancora.

Tra gli argomenti della tavola rotonda del 25 novembre, si discuteranno anche le conseguenze del fallito colpo di stato. Il 40% degli intervistati ha subito rallentamenti nel commercio, il 26% per nulla. Il 34% del campione non ha risposto.

Il voto Brexit ha preoccupato gli imprenditori. Ne parleranno le aziende con gli esperti di servizi export. Dal sondaggio risulta che l'81% degli intervistati ha già buoni rapporti con il Regno Unito, mentre solo per il 19% è un mercato potenziale.

Per ora le aziende non hanno subito gli effetti Brexit né nella parte documentale né nelle operazioni commerciali, da come risulta nel 66% delle risposte. Solo il 2% ha dichiarato che non ci sono più le condizioni per esportare ancora.

La Cina è un paese concorrente, fornitore e partner delle aziende italiane. Il 54% degli imprenditori ha già rapporti commerciali con il colosso asiatico. Non esporta il 46% del panel.

A Bruxelles in questi mesi si sta discutendo sul concedere o meno lo status di economia di mercato alla Cina, spesso considerata in vantaggio, sleale, rispetto alle realtà europee. Gli intervistati, per il 47%, non hanno preso posizione in merito. Il 17% lo ha ritenuto un errore, mente il 9% non lo considera un problema.





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