Il futuro sarà un mondo connesso
28 lug 2015
Pierangelo Andreini
Nel '94 erano 13 milioni. Ora sono tre miliardi. Tra cinque anni gli utenti connessi saranno sette miliardi, con 50 miliardi di oggetti collegati alla rete e tra loro interagenti.
Da internet delle persone ad internet delle cose, per arrivare all'internet of everything che, integrando hardware, software, sensori di controllo, big data e connettività, consentirà di attingere dal web un'infinità di conoscenze relative a qualunque argomento e in cui ogni cosa sarà dotata di una precisa identità: persone, organizzazioni, apparati, componenti, prodotti, luoghi, contenuti e idee. Quando tutto sarà connesso al web si realizzerà una rete ibrida dalle molteplici potenzialità, che permetterà a ciascun ente di dialogare, anche a distanza, con soggetti, oggetti e con l'ambiente. Così, in pochi anni, si attuerà un'autentica rivoluzione che traghetterà il mondo verso un altro modello economico.
Un modello basato sulla conoscenza, capace di coniugare crescita e sostenibilità, competitività e occupazione, qualità della vita e coesione sociale.
Un modello in grado da una parte di soddisfare la richiesta di maggior valore di prodotti e servizi e dall'altra di incrementare l'efficienza, in quanto sarà possibile iniettare e far circolare dosi crescenti di intelligenza nel sistema economico e sociale.
Questo perché nell'internet delle cose gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono sensatezza, grazie al fatto di poter accedere ad informazioni aggregate da parte di altri oggetti, e possono svolgere quindi un ruolo attivo, comunicando dati che riguardano loro stessi e creando un sistema pervasivo e interconnesso che attraverso svariate tecnologie di comunicazione consente di dialogare con i nodi del web. I campi d'azione sono già numerosi: da quelli industriali – con l'automazione dei processi produttivi – alla logistica e all'infomobilità, dall'assistenza agli interventi remoti, dall'efficienza energetica alla tutela ambientale.
Ma è da attendersi che le applicazioni dilagheranno a macchia d'olio, arrivando a interessare tutti i settori, compreso il primario, dove le fasi delle coltivazioni, inclusa l'irrigazione, potranno essere più interattive, sincronizzandosi con le previsioni meteorologiche: le piante, ad esempio, potranno comunicare quando devono ricevere acqua. Sono applicazioni che avranno in generale un forte e positivo impatto sulla qualità della vita se si pensa – per fare due esempi tra i più banali – che le sveglie potranno suonare prima in caso di traffico e i contenitori dei farmaci potranno avvertire pazienti e familiari se il malato scorda di prendere le medicine. In tal modo si determinerà un nuovo contesto, dove gli asset immateriali conteranno più di quelli materiali, premiando creatività e capacità di concepire prodotti e servizi innovativi ad alto valore aggiunto, e ciò che farà la differenza.
L'articolo completo è pubblicato su Industria Meccanica 698 Luglio-Agosto
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