Le stelle della legalità

L'Autorità garante della concorrenza e il mercato (AGCM) ha emanato il regolamento del 'Rating di legalità' che definisce i criteri e la modalità di attribuzione dei punteggi per la classificazione.

26 nov 2012

L'Autorità garante della concorrenza e il mercato (AGCM) ha emanato il regolamento del 'Rating di legalità' che definisce i criteri e la modalità di attribuzione dei punteggi per la classificazione.

Introdotto con il Decreto liberalizzazioni (Legge 27/2012), il "rating di legalità" vuole attestare il comportamento virtuoso delle aziende in termini di prevenzione di comportamenti illeciti e rispetto di norme e leggi, valutando lo status giudiziario degli amministratori, la presenza di strumenti anticorruzione, codici etici, certificati antimafia.
La classificazione, da una a tre stelle, dovrebbe aiutare le imprese ad accedere più facilmente ai finanziamenti pubblici e al credito privato.

La richiesta del rating di legalità è facoltativa e può essere presentata da tutte le società che hanno un fatturato di almeno due milioni di euro e che sono iscritte da almeno due anni al registro delle Imprese. La domanda deve essere inoltrata per via telematica attraverso un modello pubblicato sul sito web dell'Antitrust. Dopo avere accettato la domanda, la stessa Autorità attribuisce un punteggio a ciascuna azienda, che varia da un minimo di una stelletta ad un massimo di tre stellette, sulla base di una autodichiarazione verificata incrociando i dati già sono in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.

Una stella. Per ottenere almeno una stella, occorre che l'imprenditore (o i suoi soci, rappresentanti e dirigenti apicali se l'impresa è collettiva) non sia stato condannato per reati tributari e per reati contro la pubblica amministrazione. Per i reati di mafia, non devono nemmeno essere in corso procedimenti penali. In aggiunta, nei due anni precedenti la richiesta di rating, l'impresa non deve avere subito condanne per illeciti antitrust gravi, per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.

Non sfuggono i rapporti con il fisco: per ottenere almeno una stella, le aziende non devono aver subito accertamenti di un maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione. Tutti i provvedimenti che impediscono l'attribuzione di una 'stelletta' devono però essere divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato.

Due e tre stelle. L'Antitrust ha stabilito che sono necessari altri tre requisiti per ottenere due stellette e sei per ottenerne tre. Tra questi vi sono il rispetto del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell'Interno e da Confindustria, e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria; l'utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge; l'adozione di una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all'impresa; l'adozione di processi per garantire forme di Corporate Social Responsability; l'iscrizione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa; l'adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.

L'Antitrust terrà anche conto di denunce di reati previsti dal Regolamento, commessi a danno dell'imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l'esercizio dell'azione penale.

Il rating di legalità vale due anni dal rilascio e può essere rinnovato su richiesta. Se nel biennio la società perde almeno uno dei requisiti necessari per ottenere una stelletta, l'Autorità revocherà il rating. Se si perdono i requisiti per un numero di stelle superiore, l'impresa subirà una sorta di "retrocessione" ad un livello di stelle inferiore.
L'elenco delle imprese con rating ed il relativo numero di stellette sarà pubblicato sul sito web dell'Autorità.

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