OMC 2013: "Charting a course in a changing sea"

L'appuntamento con l'evento internazionale più importante del panorama energetico italiano è dal 20 al 22 Marzo 2013. Attesi 500 espositori, 1200 delegati e oltre 10.000 visitatori.

30 nov 2012

L'appuntamento con l'evento internazionale più importante del panorama energetico italiano è dal 20 al 22 Marzo 2013. Attesi 500 espositori, 1200 delegati e oltre 10.000 visitatori.

Il settore energetico in questi ultimi anni è stato fortemente condizionato da diversi fattori: la crisi finanziaria mondiale, la persistente instabilità geopolitica nel Nord Africa, la volatilità dei prezzi, in particolare del mercato del gas. Nonostante queste sfide, permane l'impegno di assicurare l'energia necessaria al progresso economico che richiede significativi investimenti, lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, ma anche e soprattutto il dovere di assicurare la tutela delle persone e la protezione dell'ambiente in cui si opera.

Parte da queste considerazioni il tema che caratterizzerà la prossima edizione di OMC: "Charting a course in a changing sea". Il contesto in cui l'industria del settore opera, immaginato come un mare turbolento, impone alla stessa industria di tracciare o individuare "nuove rotte in questo mare caratterizzato da continui cambiamenti". Come naturale, l'attenzione sarà focalizzata sul bacino che riguarda più da vicino il nostro paese, quello del Mediterraneo.

Dopo anni di relativa calma in ambito esplorativo - spiega Innocenzo Titone, Chairman OMC 2013 -, recentemente il Mediterraneo ha portato "a galla" incredibili scoperte. Giacimenti giganti nell'area orientale del bacino sono destinati a trasformare la regione in una nuova frontiera dell'esplorazione.

Le nuove interpretazione sismiche, i dati relativi ai pozzi esplorati al largo del Libano, Cipro ed Israele, le stime delle riserve al largo di Creta, l'avvio della nuova asta per le concessioni nelle acque algerine e le riserve importanti al largo di Libia, Tunisia ed Italia ridefiniranno il potenziale di idrocarburi della regione Mediterranea in un futuro molto prossimo. Recenti stime sostengono che queste fonti possano soddisfare il fabbisogno di gas dell'EU per i prossimi 50 anni almeno.

Oltre agli argomenti squisitamente tecnici e tecnologici che verranno affrontanti nella prossima edizione della rassegna, una sessione speciale verrà dedicata alla "Social Responsibility", all'impegno dell'industria petrolifera ad operare in una maniera rispettosa dell'ambiente, tenendo conto delle istanze e preoccupazioni del territorio.

Si affronterà anche il tema controverso dello sviluppo dello Shale Gas e Shale oil, oggetto di un vero boom negli USA che promette di modificare il mercato energetico non solo statunitense.

Alla manifestazione è prevista la partecipazione di delegazioni ministeriali e di operatori dal Nord Africa, dall'Africa subsahariana, dal Medioriente, Mediterraneo Orientale e Mozambico, aree strategiche da cui provengono i grandi flussi di energia.

Energia, Ricerca & Sviluppo, OMC