12 lug 2016
c.f.
«Il mercato indiano è molto ampio. E la nostra tecnologia è interessante sia per compagnie estere presenti in loco, sia per clienti indiani». Davide Silva è direttore commerciale per OEM di Pangborn Europe, azienda di Caronno Pertusella che da più di 50 anni fornisce impianti di granigliatura heavy duty a turbina e ad aria compressa. Ci spiega i settori di destinazione per gli impianti di finitura.
In India fra i più interessanti c'è l'automotive: vale il 7,1% del Pil del paese e, anche grazie a programmi governativi mirati, è il settimo più grande produttore al mondo di veicoli, con una produzione media annua di 23,36 milioni di unità. «In passato abbiamo già sviluppato impianti sia per case automobilistiche come ad esempio Tata, che per produttori di componentistica, come ad esempio il gruppo Sogefi» spiega Silva, «ma la nostra intenzione è aumentare ancora di più la nostra presenza sul mercato indiano».
E a questo Pangborn è abituata: l'85% del business dell'azienda viene infatti dall'export. «Uno dei principali mercati è la Cina» continua Davide Silva, «ma negli ultimi anni abbiamo lavorato molto per diversificare prodotti e aree geografiche di destinazione», tanto che nell'ultimo anno, Pangborn ha lavorato, di fatto, in tutti i cinque continenti.
E l'India è una destinazione in linea con questa strategia aziendale. Con un un'unica difficoltà: «L'ostacolo principale è la burocrazia e la poca competitività rispetto a chi produce in loco a causa di dazi importanti», conclude Silva, «ma accogliamo positivamente incontri bilaterali fra compagnie dei due paesi: è il modo migliore per affacciarsi a un mercato importante, e non poi così lontano».
Per scoprire il mercato indiano e incontrare imprenditori indiani, Anima organizza un incontro a Milano il 14 luglio prossimo.
Industria varia, Industria, India, Indianopportunities