Passi avanti per la cogenerazione

Chiarite da un decreto alcune lacune interpretative sull'installazione di impianti di cogenerazione, che frenavano la diffusione di queste tecnologie nel nostro paese. Italcogen: accolte le nostre richieste, ma si poteva fare meglio.

27 ott 2011


E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°169 il decreto del Ministero dell'Interno: "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole,artigianali, commerciali e di servizi".

Il nuovo testo - rileva Italcogen, Associazione di costruttori e distributori degli impianti di cogenerazione federata ad ANIMA -, include ora esplicitamente nell'ambito di applicazione i sistemi di cogenerazione, oltre ai gruppi elettrogeni, ed estende il campo di potenze interessate dai 25÷2500 kW elettrici del DM 22/10/2007 a un campo di potenze comprese tra 0 e 10.000 kW. Il decreto interessa solo i nuovi gruppi e non è richiesto, quindi, alcun adeguamento per i sistemi precedentemente esistenti.

"Con questo provvedimento viene colmata parzialmente una lacuna legislativa che lasciava troppo spazio alle interpretazioni per l'installazione dei gruppi di cogenerazione e che rappresentava una barriera alla diffusione della cogenerazione nel nostro paese", afferma in una nota l'Associazione.

Il decreto, che abroga il precedente del 22 ottobre 2007, è frutto di un gruppo di lavoro CTI al quale ha fornito un contributo fondamentale proprio Italcogen, che si è sempre impegnata affinché la cogenerazione riceva risposte chiare da parte del legislatore e dalle autorità competenti in modo da poter finalmente sfruttare tutto il potenziale della cogenerazione, come del resto richiesto dalla direttiva 2004/8/CE.

"Mi auguro che la revisione del decreto possa stimolare progettisti e installatori a considerare ancor più l'opzione cogenerazione nei loro progetti e realizzazioni, visto quanta preferenza ancora si accorda a soluzioni di tipo tradizionale - ha commentato Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen (nella foto) -. Sono consapevole che la normativa vigente così confusa non favorisca la cogenerazione: una maggior limpidezza in materia contribuirebbe senza dubbio sarebbe una spinta propulsiva per il mercato".

"In un momento di crisi come quella attuale - ha concluso il Presidente Stella - i benefici derivanti da uno sviluppo del settore della cogenerazione sono a favore di tutti: da una parte produttori e distributori, progettisti e installatori, che vedranno crescere un mercato all'avanguardia, dall'altra gli utenti finali, che beneficeranno di una riduzione dei consumi e dei costi energetici, e non ultimi il bilancio nazionale, che vedrebbe alleggerito il peso delle importazioni di energia, e l'ambiente, che trarrebbe vantaggio dall'uso di tecnologie più pulite e meno energivore di quelle tradizionali".

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