Due aziende piemontesi scelgono motori ottimizzati 2G delle linee filius e agenitor.
27 giu 2016
Due aziende agricole piemontesi scelgono per i propri impianti a biogas la tecnologia ottimizzata delle unità di cogenerazione 2G.
L'azienda Bosco Varetto, e l'azienda I Tigli, hanno scelto rispettivamente un agenitor 408 e un nuovissimo filius 404. La realizzazione dei due impianti è avvenuta in collaborazione con l'azienda di impiantistica elettrica e biogas Maiez di Torino.
L'impianto di Bosco Varetto si basa per la parte biologica su di un digestore bistadio in tecnologia Corradi-Ghisolfi alimentato dal letame e liquame proveniente dall'allevamento. Il biogas viene bruciato in un'unità di cogenerazione 2G agenitor 408 da 300 kW elettrici.
L'energia elettrica prodotta viene conferita in rete attraversa una cabina di trasformazione realizzata da Maiez e si interfaccia con la rete elettrica a 15.000 volt. Il cogeneratore è ospitato in un apposito locale tecnico in muratura.
L'impianto de I Tigli utilizza invece un digestore monostadio in tecnologia Agrikomp relizzato da Maiez, alimentato dal letame proveniente dall'allevamento, integrato da liquame conferito da aziende limitrofe. L'unità di cogenerazione è un filius 404 da 100 kW elettrici, il più recente compo-nente della linea filius di 2g, dedicata al biogas di moderata potenza. L'unità di cogenerazione è installata in un container insonorizzato che comprende anche il generatore elettrico e la componente di gestione elettronica.
Quello de I Tigli è il primo impianto in Italia realizzato con il filius 404, una rivoluzionaria unità con potenza variabile da 100 a 150 kW elettrici con il più alto rendimento per la sua classe di potenza e con costi di gestione ridottissimi. Anche i filius come gli agenitor si basano su motori endotermici ottimizzati con tecnologie sviluppate appositamente per la cogenerazione da 2G Drives.
"I due nuovi impianti realizzati in collaborazione con Maiez– commenta Christian Manca, CEO di 2G Italia – dimostrano una volta di più che i clienti oggi chiedono unità di cogenerazione affidabili, ingegnerizzate in modo industriale e ottimizzate in vista dell'obiettivo: massimo rendimento in termini di energia elettrica prodotta, massimo uptime".
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