Quadri elettrici, l'indicazione della Sccr per esportare in Nord America

Intervista a Dirk Meyer di Eaton

12 apr 2017

Per esportare quadri elettrici dall'Europa al Nord America, i costruttori di macchine e impianti devono possedere una conoscenza dettagliata degli standard, nuovi o aggiornati, dei regolamenti e delle normative applicabili negli Stati Uniti e in Canada. Un'operazione, quindi, alla quale bisogna essere preparati. Ne parla Dirk Meyer, responsabile applicazioni Icd per Eaton.

Perché l'esportazione dei sistemi elettrici in Nord America è così complessa?
Prima di tutto perché i Paesi del Nord America – Stati Uniti e Canada – hanno norme diverse da quelle in vigore in Europa e nella maggior parte del mondo. Oltre a utilizzare gli standard dell'International electrotechnical commission (Iec), il Nord America utilizza anche quelle dell'US National electrical code (Nec) o del Canadian electrical code (Cec). Queste due norme sono molto diverse dalle norme d'installazione europee. Una differenza importante è la varietà di reti utilizzate in Nord America. Esistono anche ampie differenze nelle norme di mercato e di utilizzo. Quindi, una pianificazione attenta di ogni esportazione è estremamente importante.

Quali sono le principali differenze tra Iec e Nec?
Un tema caldo in questo momento è la corrente nominale di corto circuito (Sccr). A partire da gennaio 2017, la corrente di corto circuito deve essere indicata in ogni punto d'installazione e su ogni sottostazione. In caso contrario, il sistema non può essere ispezionato e omologato. La Sccr del componente più debole viene utilizzata per valutare l'intero sistema, indipendentemente dal fatto che i meccanismi di protezione aggiuntivi siano stati installati o meno. La progettazione di una sottostazione o l'implementazione di una soluzione con Sccr elevata può essere un compito difficile, anche se non necessariamente.

Che cos'è esattamente la corrente nominale di corto circuito?
La Sccr è un criterio essenziale di sicurezza nelle installazioni commerciali e industriali, e ha lo scopo di ridurre i rischi associati a un guasto. È un valore che indica la massima corrente di corto circuito che i componenti o un sistema sono in grado di sopportare senza esporre i dipendenti ai pericoli di un incendio, come detriti volanti, o elettrocuzione. Gli studi indicano che, nella produzione di sottostazioni, il 50% dei costruttori di macchine e impianti è conforme solo al valore minimo di Sccr, pari a 5 kA. Quando l'alimentazione di corrente di cortocircuito supera i 5 kA, si possono verificare dei seri problemi. La rettifica in loco è costosa e, talvolta, estremamente complicata.

I costruttori di macchine possono migliorare la Sccr dei componenti?
La Sccr di un fusibile, di un relè di sovraccarico, di un inverter o di altri componenti del branch circuit può essere migliorata. Tuttavia non è possibile migliorare il potere di interruzione di un interruttore automatico o di un fusibile oppure la Sccr dei combination motor controller tipo F per mezzo di un dispositivo limitatore di corrente a monte, neanche qualora si trovi nel branch circuit. Un altro metodo comporta un aumento della Sccr nel branch circuit, ma questo non viene generalmente utilizzato a causa delle limitazioni di spazio.

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