Alberto Montanini Presidente Assotermica spiega le regole base per inquinare di meno e vivere in sicurezza.
27 ott 2016
L'arrivo dell'inverno ripropone il tema della manutenzione delle caldaie a gas per il riscaldamento domestico e si moltiplicano le analisi comparative su cosa conviene.
L'ultima in ordine di tempo, curata dall' Osservatorio di ProntoPro.it segnala che la spesa media nazionale per la revisione e la manutenzione della caldaia, escludendo i costi di verifica dei fumi, è di 65 euro.
Come orientarsi nell'ormai vasto panorama di offerte per la manutenzione della caldaia: da quelle tradizionali con il professionista di fiducia a quelle online?
Alberto Montanini, Direttore normative e rapporti associativi Immergas e Presidente Assotermica sintetizza così i consigli per una corretta gestione dell'impianto di riscaldamento domestico in vista della stagione invernale: «l'obiettivo è chiaro: contenere i consumi, inquinare di meno e vivere in sicurezza. Per raggiungerlo bisogna prima di tutto fare chiarezza tra controlli e manutenzione, in quanto sono due interventi diversi; certamente il prezzo troppo basso promesso da alcune offerte lascia immaginare l'impiego di personale non formato e qualificato e nel caso di guasti è bene chiedere sempre l'impiego di ricambi originali forniti dal costruttore della caldaia».
I controlli mirano alla verifica dei gas di combustione e consentono di misurare l'efficienza energetica dell'impianto.
La manutenzione, facendo riferimento ai consigli del costruttore che rispettano regole UE, serve a prevenire malfunzionamenti garantendo una funzionalità ottimale a tutto l'impianto (non solo alla caldaia). Oltre a garantire minori consumi, minore inquinamento e maggiore sicurezza, i programmi di manutenzione e controllo della caldaia evitano all'utente finale di incappare nelle sanzioni previste dai comuni in caso di impianti e apparecchi non in regola (DPR n. 74 in materia di controlli sull'efficienza energetica).
«In Italia il parco di caldaie installate è in via di rinnovamento – spiega Alberto Montanini – per rispondere alle nuove norme europee ErP Ecodesign, ma è del tutto evidente che quando la caldaia invecchia aumenta la necessità di procedere a controlli e manutenzione con grande attenzione. Alcune aziende produttrici hanno lanciato programmi pluriennali di manutenzione e assistenza programmata. La sempre maggiore diffusione di impianti complessi che uniscono alla caldaia a gas la pompa di calore e altri apparati imporranno un maggiore livello di formazione ai tecnici del settore e anche su queste qualificazioni si devono basare gli utenti finali per scegliere a chi affidare la manutenzione e il controllo. A spingere l'utilizzatore dell'impianto verso un programma di controlli e manutenzione pluriennale non deve essere la paura della sanzione che potrebbe arrivare a fronte di un controllo, ma la scelta consapevole che porta a risparmiare sui costi di riscaldamento inquinando meno e garantendo una maggiore sicurezza».
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