L'azienda al Liceo Majorana di Desio
06 apr 2016
l.a.
Alternanza scuola-lavoro. Si può. Impresa e giovani si incontrano in aula. Anche questa è alternanza perché permette ai ragazzi di conoscere e capire che cosa è un'azienda. In questo caso una Pmi, come è considerata la Rollwasch, dedita agli impianti di trattamento delle superfici. In Brianza, la seconda generazione è impegnata nel settore della finitura. Quattro fratelli, tutti in azienda.
Ambra Redaelli, amministratore delegato della Rollwasch Italiana Spa, racconta la sua storia ai ragazzi della 3I del liceo scientifico-scienze applicate del Liceo Majorana di Desio: «Mio padre da giovane commerciava i maiali, poi vendeva birra finché si è incuriosito della galvanica. Cosa significa? Tutto quello che vedete e toccate è stato rifinito, trattato, pulito. Ad esempio, quando la forchetta viene prodotta, deve essere lucidata e sbavata, pulita». I settori di applicazione sono tantissimi: lampadari, occhiali, posate, automobili. La Rollwasch tratta le monete della zecca dello Stato, rifinisce gli stampi delle monete e le monete storiche. Particolarmente importanti sono i settori del biomedicale e dell'aerospaziale, come pulire le paleturbine che non devono avere nessun residuo. L'azienda fa parte del Lombardy Aereospace cluster. Le aziende che lavorano nell'aerospaziale lavorano insieme, fanno sistema di settore.
Un'imprenditrice nata e cresciuta in un ambiente di cui ancora ricorda l'odore, l'odore di meccanica. Dove c'è oggi lo stabilimento allora c'era una stalla. Illustra le fotografie dello stabilimento negli anni '70. A ogni macchina era applicata una lavagna in cui segnare le ore lavorate e simili. «In quegli anni lavoravamo già per il Brasile, in Israele e l'Europa tutta. Negli anni ‘80 già producevamo prodotti senza sostanze inquinanti e avevamo applicato alle macchine delle soluzioni tecnologiche per depurare i fanghi e recuperare acque reflue».
Oltre ai propri dipendenti, 58 per 8mila mq, la Rollwasch muove un indotto territoriale composto da molti artigiani. La crisi è stata destabilizzante. «Fatturavamo 10milioni nel 2000, nel 2009 3,8 milioni, scioccante. Abbiamo comunque tenuto tutto il personale. Dal 2010 la crisi finanziaria delle banche ha reso problematico il rapporto con i clienti più che con i fornitori. Ci siamo ancora più impegnati nella ricerca».
Il laboratorio è la fonte primaria della crescita e dell'innovazione, come fare una protesi con una lega che ha già dentro un antibiotico. Innovare cosa significa? « La tecnologia è fondamentale, tutta l'azienda deve essere aperta e continuare a imparare e per un'azienda non è semplice. Dal server al cloud, dalla mail ai social, per questo i giovani sono indispensabili».
L'alternanza è una cultura nuova. Che cosa vi aspettate?, chiede la Redaelli ai ragazzi. «Nel caso di alternanza, io non vorrei stare solo a guardare, io voglio provare, voglio accettare la sfida», interviene una ragazza della classe.
L'imprenditrice sfida i ragazzi e sottolinea: «oggi noi vi invidiamo il tempo, il tempo che avete per studiare e approfondire. Più si va avanti più desidera avere del tempo».
Che cosa cerca un'azienda in un giovane? Spesso si cercano figure specializzate carpentieri, tornatori, elettricisti. Ma «tutti oggi devono saper fare comunicazione, è un'attitudine di tutti. Saper utilizzare la comunicazione deve essere come sapere l'inglese, questo è il mondo».
Industria varia, Ricerca & Sviluppo, Rollwasch