Sordi impianti: una storia lunga 130 anni

L'impresa lattiero-casearia ha puntato da sempre su impianti tailor made

01 giu 2016

l.a.

Se yogurt e latte uht sono nel nostro frigorifero è perché c'è chi produce macchine per la lavorazione, pastorizzazione e trattamento termico. E i formaggi, la panna e il tofu nascono da linee di processo altamente tecnologiche.

Da 130 anni, ogni giorno la Sordi Impianti Srl soddisfa la sua vocazione di impresa lattiero-casearia . «L'uht è quello che vendiamo di più. Abbiamo una grande esperienza in questo prodotto che ci posiziona a un livello tecnico molto alto». Alla quarta generazione, solo donne, Cristina Sordi assicura che gli impianti sono tailor made, costruiti a misura sul cliente. «È sempre stata la politica anche di mio padre, dal grande al piccolo impianto con la stessa cura. Oggi sono meno gli ordini di una certa dimensione, sono di più quelli di un ordine medio. Siamo sul mercato dal 1881 ma in questi ultimi anni facciamo il doppio della fatica per mantenere lo stesso risultato».

La Sordi Impianti esporta in tutto il mondo. Ultimamente si sta consegnando qualche macchina anche in Italia. «Finalmente», dice Cristina. «Abbiamo informazioni che si contraddicono continuamente. Credo ci sia un margine di miglioramento». In questi ultimi sette anni a livello commerciale c'è stato un cambio di rotta importante. Prima era il cliente che, in forza di un'esigenza, arrivava in azienda. Ora è la Sordi Impianti che tende ad anticipare il cliente affinché si percepisca la qualità del prodotto, ma anche il servizio. «I clienti stanno diventando più esigenti, a 360°. Deve essere tutto risolvibile in breve, qualsiasi sia il problema. La parola subito è un must».

Negli ultimi anni l'azienda ha aperto bene i mercati asiatici, Malesia, Thailandia, consegnando impianti grossi che danno una certa stabilità all'andamento aziendale. Il montaggio delle stazioni avviene all'estero grazie alla manodopera locale.

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