Transpallet leggero? è in plastica

Ma di una plastica un po' speciale, rinforzata con fibre di vetro per garantire robustezza e una lunga vita utile.

12 apr 2012

Vengono chiamati tecnopolimeri per differenziarli dalla pastica di uso comune: sono resine polimeriche, rinforzate con fibre di vetro o di carbonio, utilizzate da tempo nel settore aerospaziale e in quello automobilistico per sostituire i metalli, con l'obiettivo di ridurre i pesi senza pregiudicare le proprietà meccaniche dei componenti.

Questa famiglia di polimeri è stata selezionata dalla toscana Lifter, società del gruppo Pramac, per realizzare I-ton, il primo transpallet manuale in materiale plastico. Riciclabile e silenzioso, è più leggero dei carrelli tradizionali in acciaio, pur essendo egualmente resistente.

Il materiale selezionato per questa applicazione è una poliammide rinforzata, ad alte prestazioni e scorrimento, della famiglia TechnylStar fornita dal gruppo francese RhodiaEngineering Plastics.

"I-ton è un transpallet altamente ergonomico, leggero, silenzioso e di facile manovrabilità, costruito quasi per intero in materiali termoplastici poliammidici e pesa la metà di un normale transpallet di acciaio, pur essendo in grado di sollevare 1000 kg - spiega Federico Piersimoni, AD di Lifter - Questo ambizioso progetto è stato possibile grazie al nostro forte impegno in ricerca e sviluppo di tecnologie innovative e per la collaborazione con Rhodia Engineering Plastics, il cui know-how nelle formulazioni di polimeri ad alte prestazioni ci ha permesso di sostituire l'acciaio, il materiale abitualmente impiegato nelle apparecchiature per movimentazione a forca."

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