UE bacchetta l'Italia sulla certificazione energetica

La Commissione chiede a Roma di conformarsi alle norme comunitarie in tema di attestazione energetica degli edifici. Sotto accusa l'autocertificazione della classe G e il ritardo nell'avvio dei controlli sugli impianti di condizionamento dell'aria.

29 set 2011

Redazione economia

Bruxelles avvisa l'Italia: se entro due mesi il nostro paese non si metterà in regola sull'attestazione di rendimento energetico degli edifici, secondo quanto prescritto dalle norme comunitarie (Direttiva 2002/91/CE), la Commissione potrebbe decidere il deferimento alla Corte di giustizia europea.

Il motivo del contendere riguarda gli attestati di efficienza energetica, che secondo la Direttiva devono essere rilasciati da esperti qualificati e indipendenti, per tutti gli edifici nuovi e per quelli già esistenti. La legislazione italiana autorizza invece i proprietari ad autocertificare il rendimento energetico se dichiarano che il loro edificio appartiene alla classe di consumo più bassa (G) e che i costi energetici per l'eventuale inquilino o acquirente saranno comunque elevati. In pratica - fanno sapere da Bruxelles - il nuovo proprietario o l'inquilino potrebbe non ricevere alcuna informazione sui futuri costi energetici né alcun ragguaglio su come migliorare il rendimento energetico dell'edificio. Senza contare - rileva la Commissione - che in caso di affitto, la legge italiana prescrive la certificazione solo per i nuovi edifici e non per quelli esistenti, a meno che non ne siano già provvisti al momento della conclusione del contratto d'affitto.

Già nel novembre scorso la Commissione aveva notificato a Roma l'inosservanza della normativa pertinente (IP/10/1561), ma le misure nel frattempo adottate dalle autorità italiane non soddisfano completamente gli obblighi unionali.

Il nostro paese è sotto osservazione anche per non aver ancora messo in atto misure adeguate per garantire controlli regolari degli impianti di condizionamento dell'aria al fine di assicurare il rendimento ottimale, ivi compresi consigli e informazioni sulle possibili migliorie e soluzioni alternative da adottare.

Edilizia, Politica, direttiva efficienza energetica, attestazione energetica edifici