Un 2014 a passo di tartaruga per l'Italia

La svolta, un cambio di passo necessario su internazionalizzazione, innovazione e collaborazione con i clienti finali.

03 dic 2013

L'acciaio italiano, nel 2014, crescerà. Ma a passo di tartaruga. Lo ha spiegato Gianfranco Tosini, responsabile dell'Ufficio Studi Siderweb, durante il 29° Steel Market Outlook. "La notizia positiva – ha detto – è il ritorno del segno "+" sui consumi del comparto siderurgico".

Nel settore dell'auto, infatti, ci sarà un incremento del 3,1% della richiesta, che però viene dopo il -7,2% del 2013. E così avverrà anche per molti altri segmenti, come l'edilizia. Entrando maggiormente nel dettaglio, il primo semestre del 2014 vedrà un andamento ancora incerto, per poi migliorare nella seconda parte dell'anno.

Quali saranno i competitor internazionali più agguerriti, per ciò che concerne la siderurgia italiana? "I turchi. Sono in una posizione geografica tra le migliori del mondo, hanno un mercato interno in crescita e confinano con Paesi in forte sviluppo. Hanno ancora moltissimo spazio e sono i nostri concorrenti più temibili".

Mercato
Un moderato rimbalzo. Questo è ciò che Achille Fornasini, chief analyst di Siderweb, si aspetta per il prossimo futuro dei prezzi del mercato siderurgico. "Ci sono alcuni segnali di risveglio, che partono dalle billette quotate al LME. Il rincaro di questi prodotti indica che una parte degli operatori si sta coprendo, puntando su futuri incrementi delle quotazioni".

Quali prospettive per il consumo di acciaio in Italia?
L'acciaio sarà sempre un elemento fondamentale per l'economia italiana, ma andrà prodotto ed utilizzato in modo diverso rispetto al recente passato. Questo è ciò che è emerso durante la tavola rotonda del 29° Steel Market Outlook.

A partire dall'acciaio usato nelle costruzioni. "Dopo il decennio d'oro per le costruzioni italiane, – ha spiegato Manni (presidente Gruppo Manni) – è cambiato il registro. Ora non bisogna più cercare i volumi, ma la qualità, proporre soluzioni abitative nuove, che producano energia, che siano ecologiche, ignifughe e antisismiche. Stiamo attraversando un periodo di mutazione per l'edilizia, dal quale uscirà un settore nuovo". Dello stesso avviso anche Gianmaria Rizzi, secondo cui "il settore della carpenteria pura è al capolinea. O si integra il prodotto, con innovazioni e soluzioni creative, o altrimenti i numeri dell'attività non giustificano la prosecuzione del lavoro". Per il prossimo futuro, le possibilità di sviluppo per l'edilizia italiana "sono legate soprattutto all'EXPO 2015".
Per Colombini e Sandrini, invece, la soluzione si troverà anche attraverso la stretta vicinanza al cliente. "Gli asset per le aziende non sono più gli impianti – ha detto Sandrini (amministratore delegato San Polo Lamiere) -, ma la vera ricchezza si trova quando si riesce a risolvere i problemi dei clienti". Per Colombini (responsabile delle vendite Italia Acciaierie Bertoli Safau) - l'obiettivo delle imprese siderurgiche italiane dovrebbe essere "di crescere insieme al cliente, facendo un vero e proprio lavoro di filiera e diventando dei veri e propri partner per i nostri clienti". Per Pozzi (managing director Agrati Group) -, la qualità è ormai un elemento essenziale, soprattutto nel comparto delle viti e dei bulloni "le grandi case automobilistiche ora ci chiedono un livello di servizio di oltre il 95% e misurano la nostra qualità in unità di rottura per miliardo di pezzi. Per fare viti e bulloni che rispondano a queste richieste abbiamo bisogno di un'altissima qualità dell'acciaio. Purtroppo il dialogo con le acciaierie su questo punto è ancora difficile". Nichelatti (purchasing manager Leitner) -, infine, ho sottolineato l'importanza "della tracciabilità, della certificazione, della qualità e della flessibilità dell'acciaio acquistato", le armi che sono necessarie "a competere nel mercato di oggi, e che lo saranno sempre più domani".

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