Cresce l'export della tavola italiana: 562 milioni di euro nel 2015

Gli ultimi dati Fiac sul settore

28 gen 2016

Dal 29 gennaio al 1 febbraio si è svolta la fiera Homi, una delle manifestazioni di riferimento delle aziende italiane che producono gli strumenti di cottura e gli articoli casalinghi che vestono ogni nostra cucina e tavola, a cui Fiac, associazione in seno ad Anima, ha partecipato con una lounge .

Pentole, padelle, posate, piatti sono richiesti sempre più in tutto il mondo, come dimostrano gli ultimi dati pubblicati dall'Ufficio studi Anima. L'associazione Fiac, che tutela le aziende produttrici italiane di articoli casalinghi, rappresenta circa 3.900 lavoratori. Le esportazioni sono in costante crescita. A consuntivo, nel 2015 hanno raggiunto quota 562 milioni di euro. L'export è il 65% del fatturato totale del comparto, pari a 858 milioni di euro nel 2015, cifra in lieve crescita secondo le previsioni 2016.

"I nostri prodotti sono dei manufatti veri e propri. - dice il Presidente di Fiac, Andrea Barazzoni - Siamo artigiani in grande scala che fanno investimenti continui in ricerca (nel 2015 il dato investimenti ha segnato un +4,5%). La bellezza dei nostri prodotti non è solo esteriore ma è indicativa della cura e degli studi che li costituiscono. Questa unicità non passa inosservata. Le esportazioni, infatti, hanno ripreso la loro corsa dopo la battuta d'arresto dell'anno scorso. I nostri prodotti, da sempre apprezzati all'estero per la loro qualità e il design da cui sono caratterizzati, sono molto richiesti negli Stati Uniti, un mercato che nel 2015 ha registrato un +54%. I nostri principali paesi export sono quelli a noi prossimi come Germania, Francia e Spagna. Abbiamo sempre necessità di allargare ancora i nostri orizzonti, guardando soprattutto oltre Europa. Ci attendiamo che Homi possa rispondere a questa esigenza".

Notizie positive anche sul fronte della normativa: è stata adeguata la Norma sull'acciaio inox a contatto con gli alimenti.

Alimentare, Industria, homi