Innovazione ed Industry 4.0: una scommessa importante.

Il dialogo a #opentoinnovation, l'evento di Anima che ha coinvolto imprese, istituzioni ed enti a Milano.

13 lug 2017

"Open to Innovation !" è il titolo dell'evento di Federazione Anima che ha coinvolto imprese, istituzioni ed enti, radunati al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, per fare il punto su Innovazione ed Industry 4.0. Il presidente di Anima, Alberto Caprari, ha fotografato il presente dell'industria meccanica italiana corredando le sue riflessioni sul tema 4.0 con i dati di consuntivo 2016 e previsioni 2017 realizzati dall'Ufficio studi Anima.

L'intervento del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il discorso di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria hanno tracciato un bilancio positivo su quanto fatto fino a qui ed al contempo segnato la strada da percorrere.

"Open to Innovation !" è stato un evento arricchito sia da contributi specialisti che da uno stimolante confronto in tavola rotonda, avvenuto tra uomini d'impresa. Sono spunti e testimonianze concrete di aziende , che non hanno aspettato gli incentivi per lanciare la rivoluzione 4.0, ma l'hanno interpretata secondo le esigenze della fabbrica o dei clienti. Una scommessa importante, che per molti sta già dando utili frutti.

Alberto Caprari, presidente Anima/Confindustria: Come Federazione Anima, a tutela dell'industria meccanica italiana, abbiamo quattro richieste destinate al governo: per primo chiediamo il prolungamento dell'iperammortamento, una misura che ha dato prova di essere stimolo forte per le aziende e di cui stiamo vedendo i benefici concreti. Anche psicologico. Chiediamo poi che venga attuata la SEN (Strategia Energetica Nazionale) realizzando i provvedimenti attuativi utili a mantenere l'accordo di Parigi COP 21, al fine di promuovere le migliori tecnologie italiane.

Rimane urgente il controllo di mercato da effettuare tramite strumenti efficaci, per la tutela dei prodotti di qualità ed Marchio CE delle produzioni italiane originali. In ultimo, abbiamo necessità di essere supportati da una miglior efficienza nella Pubblica Amministrazione per far risparmiare tempo ed energie alle aziende. Con queste azioni le nostre aziende potranno consolidare ed accelerare la crescita.


Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria: Le tecnologie digitali sono un driver fondamentale di crescita, la chiave per aumentare la nostra produttività e con questa la competitività del paese. Industria 4.0 è una sfida che possiamo vincere, perché Industria 4.0 siamo noi.

Le imprese italiane sanno interpretare la produzione con modalità "sartoriali", sfruttando le potenzialità dei mercati di nicchia, caratteristiche in cui eccelliamo da sempre. Per questo, se saprà giocare bene le sue carte nella partita di Industria 4.0, l'Italia potrà diventare la boutique dell'industria del mondo, realizzando, in chiave industriale, prodotti sempre più personalizzati.

I dati dimostrano che le imprese stanno rispondendo bene, stanno investendo per essere all'altezza della sfida. Ora è vitale non depotenziare questo effetto: perciò è importante prorogare gli interventi selettivi, come ad esempio gli iperammortamenti: sono determinanti per completare il circolo virtuoso della crescita e rilanciare la competitività del paese.

Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico: Rimettere l'industria al centro significa continuare a investire sulla produttività e sulla competitività delle imprese.

Aiutateci a far atterrare il 4.0 nel Paese reale. Il Piano Nazionale Industria 4.0 con i suoi incentivi non è una fiammata ma una strategia coerente. Serve un piano aperto e di lungo periodo. Voglio estendere il tempo di esecuzione.

L'idea che l'Italia non possa fare un percorso di crescita con un manifatturiero che aggancia la domanda internazionale è un'idea che dobbiamo combattere. Abbiamo la possibilità di farlo. E il lavoro delle imprese e è fondamentale per il cambiamento culturale del Paese.

Walter Albé, Technology & Industrial Director del Gruppo Ariston ThermoAriston: Da sempre Ariston Thermo ha posto la Ricerca e Sviluppo al centro del proprio impegno. Il grande merito del Gruppo in questi anni è stato non solo quello di rimanere al passo con innovazione e digitalizzazione, ma di guidarla, ad esempio attraverso l'adozione della metodologia WCM nel 2010, oggi operativa in 13 stabilimenti, e volta a migliorare costantemente la produttività e a garantire la qualità dei prodotti e dei servizi, sempre nel rispetto dell'ambiente.

Un'ulteriore dimostrazione è l'inaugurazione del nuovo centro di ricerca e sviluppo ATIT ad Agrate, nato con l'obiettivo di investire significativamente nello sviluppo di soluzioni all'avanguardia e sempre in sintonia con la strategia di crescita sostenibile del Gruppo.

2017

Marco Nocivelli, Amministratore Delegato Epta Group: Abbiamo iniziato questa Rivoluzione già nei primi anni 2000. Il percorso che ci ha condotto dall'installazione del primo robot alle linee automatizzate di cui oggi disponiamo in tutti i nostri siti produttivi è stato lungo e complesso, ma il tempo ci ha dato ragione e oggi è chiaro che l'innovazione è davvero il futuro per un'industria manifatturiera che vuole vincere la sfida della competitività internazionale.

Noi imprenditori dobbiamo farci guidare dalla curiosità e cercare nuove strade e nuove soluzioni, per un miglioramento continuo. Adottare l'Industry 4.0 non significa solo acquistare nuovi macchinari, ma cambiare il modo di gestire le procedure, le fabbriche e cambiare anche il modo di vedere le cose.

Salvatore Majorana, Direttore Technology Transfer Istituto Italiano di Tecnologia: I robot sono una palestra perfetta su cui studiare meccanica, elettronica, intelligenza artificiale, sensoristica, grandi dati, elementi che servono alle aziende: è una piccola industria che abbraccia diverse discipline.

Pensiamo di poter contribuire al sistema di rinnovamento delle imprese del Paese. Lavoriamo su nuovi materiali e questo migliora il prodotto e fa recuperare quote di mercato. Lavoriamo a braccetto con le imprese e sviluppiamo insieme percorsi per mettere nelle loro mani qualcosa di nuovo su cui costruire il futuro.

Fabio Moioli, Direttore Divisione Enterprise Services di Microsoft: L'Italia vanta molteplici esperienze di eccellenza, realtà che oggi possono far leva sulle nuove tecnologie - Cloud Computing, Internet of Things, Machine Learning, Realtà Mista e Intelligenza Artificiale - per crescere e competere con successo in un mercato internazionale sempre più dinamico. L'Industry 4.0 rappresenta quindi una grande opportunità per ripensare la fabbrica e l'intero modello di business. È quella che viene definita la Quarta Rivoluzione Industriale, dove la ‘Tecnologia Intelligente' rappresenta una leva di cambiamento dirompente con un forte impatto sulla società. Microsoft sostiene la trasformazione digitale in atto accompagnando le aziende italiane verso la creazione di nuovi ecosistemi di intelligenza e mettendo la propria tecnologia al servizio di realtà di qualsiasi settore e dimensione. In un mondo sempre più connesso, con processi sempre più automatizzati e macchinari sempre più intelligenti si aprono infatti opportunità importanti per il Made-in-Italy. Grazie alla tecnologia, l'operatività lascia spazio alla creatività ed è in questa logica che intendiamo democratizzare l'intelligenza, ampliando le capacità delle persone. Crediamo infatti in un futuro in cui persone e macchine possano collaborare per raggiungere obiettivi sorprendenti.

Massimo Reale, Direttore Rischi Euler Hermes Italia: Oggi i dati sono i veri asset di qualsiasi azienda insieme alle risorse umane. E oggi fare assicurazione del credito vuol dire saper leggere, interpretare e massimizzare l'uso dei dati e delle informazioni a sostegno delle coperture di credito erogato. Grazie ai big data e alle machine learning stiamo incrementando la capacità di prevenire le insolvenze delle aziende e ciò ci permetterà di abbattere considerevolmente le perdite da parte dei clienti; i primi risultati sono molto promettenti.

Per noi l'industria meccanica è uno dei settori migliori e più virtuosi per l'Italia, sia per il mercato interno che estero. Tutto il comparto si sta evolvendo verso uno sviluppo digitale crescente e diversificato, in processi e organizzazioni sempre più automatizzati e interconnessi; ne consegue che anche il credito deve svilupparsi in questa direzione. La nostra sfida è sviluppare tutte le soluzioni che favoriscano la predittività delle insolvenze e dunque aumentino la sicurezza delle transazioni economiche a beneficio di una crescita sana del business delle nostre aziende clienti.

Gabriele Caragnano, Partner PwC: Riscontriamo un forte interesse da parte delle aziende italiane verso il Piano di Industria 4.0, visto come una opportunità per dare avvio ad una trasformazione digitale delle fabbriche. Per supportare le aziende abbiamo con ICIM, ANIMA e UCIMU avviato un portale (http://www.i4punto0.it) che raccoglie tutte le informazioni chiave sui temi di Industria 4.0 e lanciato con ICIM un servizio integrato di Assessment e Attestazione degli investimenti 4.0 per l'attivazione degli incentivi fiscali (iper- e superammortamenti), con l'obiettivo di garantirne una corretta applicazione ed evitare il rischio di contenziosi.

2017

Luigi Paro, Amministratore Delegato di Spencer Stuart Italia: Gli effetti della trasformazione digitale stanno portando numerosi cambiamenti per le aziende. Siamo di fronte, non solo a cambiamenti legati alle nuove tecnologie ma anche rispetto al fattore umano che resta centrale per guidare questi processi e che necessita di essere guidato da mani esperte. La digital trasformation va oltre la semplice applicazione delle nuove tecnologie e diventa un fattore culturale necessario per una piena comprensione del cambiamento. Una leadership 4.0 è necessaria per pianificare le strategie industriali e di business, e per riuscire a comprenderne rischi e opportunità. Spencer Stuart offre ai suoi clienti il Digital Transformation Assessment per valutare il livello di educazione digitale degli executive e le competenze digitali necessarie per guidare e operare in un contesto competitivo caratterizzato da una presenza sempre più importante e diffusa di strumenti, logiche e prassi di lavoro derivate dal digitale.

Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison: La specializzazione internazionale dell'Italia non è più concentrata, come nel passato, soltanto nella moda, nell'arredo-casa e negli alimentari-vini ma sempre di più in settori come la meccanica, i mezzi di trasporto e la farmaceutica. L'Italia, dopo le misure di politica economica per rilanciare consumi e investimenti, risale nelle classifiche internazionali della crescita del PIL e dei consumi. E ora si attende l'ulteriore impulso del Piano Industria 4.0. Il divario di fondo residuo della crescita del PIL dell'Italia rispetto alle due altre grandi economie dell'Euroarea (Germania e Francia) non dipende più, come in passato, dalla debolezza della domanda privata ma, oggi, dall'impossibilità di fare spesa pubblica.


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